MANDELLO – Il Centro di ascolto Caritas del Vicariato di Mandello compie vent’anni. Scopo del Centro – che ha sede in piazza della Vittoria (a lato della chiesa di San Zeno) e che è aperto il martedì dalle 15 alle 17 e il sabato dalle 15 alle 16.30 – è quello di essere antenna dei cambiamenti sociali in atto, delle difficoltà emergenti sul territorio che generano povertà, rispondendo al bisogno delle persone senza cadere nell’assistenzialismo.
Obiettivo da perseguire è altresì quello di promuovere la “rete” contribuendo a far crescere nella comunità l’attenzione al “bene del fratello”, la condivisione dei suoi problemi, la corresponsabilità e la collaborazione tra i servizi e le risorse del territorio.
Accoglienza, ascolto, dialogo, condivisione, orientamento, presa in carico, accompagnamento ed educazione sono le parole d’ordine del Centro, unitamente all’accettazione della persona in quanto portatrice di valori, alla fiducia e alla collaborazione reciproca, al sostegno concreto perché ciascuno acquisti fiducia in un’ottica di crescita umana e professionale, alla promozione della persona affinché torni a essere “protagonista” e al rispetto per l’autodeterminazione di ciascuno.
Il traguardo del ventennale (il Centro di ascolto Caritas è infatti in attività dal 1996) verrà festeggiato a Mandello sabato prossimo, 13 febbraio.
Tra le 14.30 e le 16.30 all’Oratorio Sacro Cuore sono in programma varie attività con ragazzi e genitori, seguite da una merenda in compagnia.
Alle 18.30 messa nella chiesa parrocchiale, dopodiché i festeggiamenti si sposteranno al cineteatro “Fabrizio De Andrè” per il buffet, previsto per le 19.30 e seguito alle ore 20 dalla presentazione dell’attività del Centro e dalla successiva proiezione di Cuore sacro.
Diretto da Ferzan Özpetek, Cuore sacro è un film del 2005. Ispirato alla tematica delle “nuove povertà”, segnò il ritorno al cinema di Lisa Gastoni, che aveva abbandonato le scene alla fine degli anni Settanta.
Ottenne 12 candidature ai David di Donatello del 2005, vincendo due statuette per la migliore attrice protagonista (Barbora Bobulova) e per il miglior scenografo (Andrea Crisanti).
Nello stesso anno ottenne due Globi d’oro, due Ciak d’oro e tre premi Flaiano. Barbora Bobulova per la sua interpretazione ha vinto il Nastro d’argento europeo.