Mandello. Le opere di Francoli in mostra, “un omaggio a Franco”

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MANDELLO  – “Franco era artista dentro. Non amava mettersi in mostra ma gli piaceva circondarsi di cose belle. Era anche schivo, al punto forse da ritenere che la sua arte poteva non essere compresa a Mandello. Era poi molto sensibile e si sentiva attratto e addirittura ispirato dalle persone che incontrava e che aveva modo di conoscere”.

Così Massimo Mautino, curatore della mostra allestita fino a domenica 25 giugno nei padiglioni espositivi della “Fondazione Ercole Carcano” in via Statale a Mandello, ha tratteggiato sabato 17 giugno la figura e la personalità di Francesco (Franco) Francoli, scomparso poco più di un anno fa e particolarmente conosciuto in paese perché titolare della farmacia situata in via Manzoni, nelle immediate vicinanze del municipio.

Era anche artista, si è detto, Francoli. E ad attrarlo fu in particolare l’arte moderna. Fu intorno alla fine degli anni Ottanta che vi si avvicinò. La visione delle opere di famosi artisti lo entusiasmava al punto che, al suo ritorno a casa dopo ogni viaggio, eseguiva lavori che traevano ispirazione proprio dagli artisti e dai quadri che aveva avuto modo di ammirare.

Fu affascinato da Picasso, ma spesso l’ispirazione gli veniva da ciò che vedeva o dai sentimenti che provava. Così in alcuni suoi dipinti spiccano caratteristiche molto forti, con personaggi dai visi quasi violenti. Sono, quelli, i quadri realizzati in un periodo particolarmente difficile della sua vita, che lo segnò nel profondo dell’animo.

Altri quadri erano invece decisamente più sereni. E altri ancora, come ha avuto modo di sottolineare Mautino all’inaugurazione della mostra mandellese, erano ispirati dalla sua spiccata sensibilità, come ad esempio quello legato alle vicende del Kosovo, terra insanguinata e messa a dura prova tra il 1996 e il ’99 da un conflitto armato.

“La cerimonia di oggi e in generale questa mostra – ha detto – non vogliono essere una commemorazione ma un omaggio a Franco. Vogliono ricordare l’uomo e l’artista, capace di interpretare la vita e la realtà che lo circondava attraverso il suo amore per tutto ciò che per lui era armonia”.

Massimo Mautino introduce la mostra di Franco Francoli. Al suo fianco Mimina, moglie dell’indimenticato farmacista e artista.

 

“L’unico rammarico – ha aggiunto Mautino, che aveva al suo fianco la moglie di Francoli, Mimina, con la quale l’indimenticato farmacista condivideva l’amore per l’arte – è che avremmo voluto che Franco ricevesse una gratificazione anche in vita. L’avrebbe meritato perché era un artista vero, capace di tradurre in opere, quadri e sculture le sue molteplici esperienze”.