Caos e imprecisione al Medardo Rosso per la seconda prova della maturità. Al liceo artistico lecchese infatti sono state consegnate tracce sbagliate e approssimative. Nell’eccezionale test durato 18 ore, sei al giorno da giovedì a sabato, in alcune prove gli studenti si sono trovati misure e scale sballate.
“Le misure scritte nella spiegazione degli esercizi erano sbagliate, alla fine abbiamo dovuto adattarci – spiega Martino, studente lecchese del Progetto Leonardo che ha svolto la prova di architettura – la traccia era quasi banale, in ogni caso penso sia andata bene”.
A parte questa “steccata” da Roma, gli esami non sembrano essere stati negativi per i ragazzi che, nel pomeriggio di ieri, erano molto stanchi per l’estenuante prova, ma anche sollevati per aver terminato quella che forse è il test più duro della maturità.
“Se devo fare un pronostico sulla prova penso 10 o 11 – racconta Marta, studentessa mandellese dell’indirizzo grafico che nella prova ha sviluppato il logo di una mostra e un volantino, un manifesto o un totem a scelta – dovrebbe essere stata abbastanza buona. In ogni caso non mi interessa molto, perché punto a fare fisioterapia l’anno prossimo”.
Debora invece non è molto contenta: “la prima parte è andata male, la seconda bene, mentre la terza ancora male. Non sono soddisfatta della prova. Ora penso a uscire e a fare un anno sabbatico”.
Lunedì anche per loro sarà la volta della terza prova.