LECCO – Una catena umana contro ogni discriminazione razziale è sfilata questa mattina per le vie di 35 città italiane, tra cui Lecco, aprendo così la VIII Settimana di Azione Contro il Razzismo; la manifestazione è promossa anche quest’anno dall’Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali, istituito presso il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha predisposto un calendario di iniziative di sensibilizzazione e animazione in molte delle principali piazze d’Italia.
Un tema, la discriminazione razziale, che non poteva essere più attuale se non all’indomani della strage di bambini in Francia, uccisi perché ebraici, e a qualche giorno dall’arresto di un cittadino bresciano di origini magrebine, che si preparava a compiere un attentato alla sinagoga di Milano. Ma non è solo l’antisemitismo, tornato prepotentemente al centro delle cronache internazionali, ad essere un segnale più che evidente delle concezioni xenofobe ancora presenti nella società occidentale: oltre alle violenza, che sfocia in atti eclatanti e scellerati, resistono ad oggi pregiudizi e concezioni sull’ “altro” insiti negli individui della nostra società, e che purtroppo vengono raccolti e sbandierati da associazioni legate all’estremismo, o peggio, da alcuni partiti politici. Da qui, la necessità di una manifestazione per ribadire con forza il NO al razzismo e a qualsiasi forma di discriminazione.
A Lecco l’iniziativa è stata promossa insieme al Provveditorato ed ha coinvolto gli studenti di alcune scuole, tra cui il Liceo Bertacchi, che in mattinata ha radunato i propri alunni iscritti al triennio (circa 480 studenti), presso il Cinema Nuovo in viale della Costituzione. Qui si è tenuto un dibattito, che ha visto l’intervento di alcuni ragazzi appartenenti all’associazione umanitaria COE (Centro Orientamento Educativo). Intorno alle ore 10 è partito un corteo che ha radunato gli studenti delle altre scuole, come l’Istituto Ticozzi e l’Istituto Comprensivo di Galbiate, e che ha terminato la propria sfilata in piazza XX Settembre.
Mano nella mano, i ragazzi si sono stretti in un’emozionante ed interminabile catena umana, trasformatasi in un vero e proprio abbraccio ai tanti studenti di origine straniera che da sempre frequentano le scuole lecchesi; tutto ciò nell’innocenza di chi guarda con noncuranza al razzismo perché, al contrario di alcuni adulti, non ne capisce l’esigenza.