VALMADRERA – Successo di pubblico, nella sala del Centro culturale “Fatebenefratelli” di Valmadrera, per la conferenza del dottor Marco Missaglia su alimentazione e salute. Titolo dell’incontro era “Dieta mediterranea: la salute nel piatto”.
L’evento, organizzato dall’associazione “Amici della Calabria e del Sud” con il patrocinio del Comune di Valmadrera, ha visto come detto una buona partecipazione, con numerose domande poste al dottor Missaglia, medico mandellese specialista in Scienza dell’alimentazione e autore del libro Gusto & Salute.
Si è parlato di vari stili alimentari, di prevenzione delle principali patologie croniche e il relatore ha evidenziato come i maggiori benefici per mantenere lo stato di salute li otteniamo seguendo lo schema dietetico che negli anni Cinquanta del secolo scorso il fisiologo americano Acel Keys studiò e descrisse come tipico delle regioni affacciate sul bacino del Mediterraneo, dove troviamo come indiscusso protagonista l’olio di oliva, accanto peraltro ai cereali integrali e al pesce.
Keys descrisse invero l’alimentazione del contadino di Creta che con semplicità e frugalità viveva di quanto la terra e il mare pescoso gli mettevano a disposizione e accompagnava il tutto con pregiato olio, oggi si direbbe extravergine, e vino leggero.
Marco Missaglia ha spiegato che lo studioso americano, che poi scelse di vivere e di stabilirsi in Italia, precisamente nel Cilento, aveva osservato che l’incidenza di malattie cardiovascolari quali infarto e ictus era molto inferiore nelle popolazioni affacciate sul bacino del Mediterraneo con uno stile alimentare povero di carni rosse e di grassi animali, ma invece ricco di cereali integrali e ortaggi, rispetto all’incidenza delle stesse malattie nel suo paese gli Stati Uniti.
Nel libro Gusto & Salute scritto e pubblicato dal dottor Missaglia in occasione di Expo 2015, si trova anche il capitolo sulla dieta mediterranea e i suoi benefici per il cuore e per la prevenzione delle malattie degenerative.
Oltre a raccogliere negli ultimi anni conferme sulla sua rilevanza e bontà dalla ricerca scientifica e da importanti indagini epidemiologiche, la dieta mediterranea nel 2007 è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.