COLICO – Soltanto 38 voti in più di Alfonso Curtoni e neppure un punto di differenza in percentuale. Monica Gilardi, alla guida della lista civica “Noi per Colico”, è il nuovo sindaco del capoluogo dell’Alto Lario. Ma il responso delle urne ha sorpreso la vincitrice della competizione elettorale? Se lo immaginava, cioè, che la sfida a quattro per la conquista del Comune si sarebbe risolta sul filo di lana?
“Lo scarto di voti tra noi e la lista di Curtoni è stato davvero risicato – risponde Monica Gilardi – ma non mi ha sorpreso. Per l’intera campagna elettorale, infatti, si percepiva che sarebbe stata minima la differenza tra i due gruppi che si sono poi contesi il successo”.
Aveva dunque pensato che la sfida potesse essere tra lei e Curtoni? E l’ha sorpresa il fatto che il sindaco uscente non sia andato oltre il quarto posto su quattro liste in corsa?
“Non ho mai pensato a una sfida a due. Io e la mia squadra abbiamo lavorato tenendo conto che il confronto elettorale fosse fra quattro: nonostante ciò, per tutto il periodo di campagna elettorale i riscontri che avevamo dalle persone che incontravamo ci spingevano a una valutazione di questo tipo. Infatti i risultati, a posteriori, avvalorano quanto per vox populi sembrava già dato per scontato. Purtroppo il sindaco uscente ha pagato lo scotto pesante di una serie di divisioni interne al gruppo”.
Ora che le urne le hanno attribuito la carica di sindaco, qual è il messaggio che vuol far pervenire ai colichesi?
“Ai cittadini di Colico vanno i miei ringraziamenti per la fiducia e il sostegno che ci hanno dimostrato e la garanzia del mio impegno a lavorare con la determinazione di sempre, per il ben-essere del nostro paese”.
Amministrare è diventata impresa ardua alla luce delle ristrettezze economiche con cui ogni primo cittadino e in generale ogni pubblico amministratore è costretto a confrontarsi. Tuttavia qual è il sogno… amministrativo nel cassetto del nuovo sindaco di Colico?
“Vorrei poter contribuire alla crescita di questo comune in termini di qualità e di efficienza di servizi rivolti ai cittadini. La speranza è che ciascun colichese possa essere orgoglioso di essere parte di una comunità civile attiva e attenta”.
Qual è il primo provvedimento che adotterà una volta insediato anche il nuovo esecutivo? E, a questo proposito, ha già scelto chi farà parte della sua Giunta?
“Siamo in fase di definizione degli assessori, anche se di fatto hanno già iniziato a fare il punto della situazione con gli uffici di loro competenza, per poter al più presto definire un programma di lavoro e concretizzare i progetti dichiarati in campagna elettorale”.
In cosa deve cambiare Colico, ammesso che qualcosa possa e debba cambiare, per essere a tutti gli effetti il capoluogo dell’Alto Lario lecchese?
“Si può e si deve cambiare sempre e in tal senso Colico deve prendere consapevolezza delle grandi potenzialità che ha come comune turistico, produttivo, crocevia di tante realtà economico-sociali, mettersi in gioco in una prospettiva di sviluppo futuro al passo con i tempi”.
Un’ultima domanda: solitamente i cittadini si aspettano molto, o perlomeno il più possibile, dai loro pubblici amministratori in termini di impegno e di cose da fare. Ma il sindaco Monica Gilardi cosa si aspetta dalla cittadinanza colichese per gli anni a venire?
“Credo che il rapporto Amministrazione-cittadino debba essere a doppio senso: il cittadino deve sentire la presenza attenta dell’Amministrazione , al contempo l’Amministrazione stessa deve poter contare sul cittadino per consigli, suggerimenti e critiche in uno scambio continuo di feedback e di condivisione di obiettivi comuni”.