Niente alcol nei bar vicini alla stadio, la Fipe è critica

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Marco Caterisano

marco_caterisanoLECCO – Domenica scorsa 18 ottobre, in seguito alle indicazioni del Questore di Lecco e alla conseguente ordinanza del sindaco di Lecco Virginio Brivio, per alcuni locali situati nella zona intorno alla Stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco sono scattati il divieto temporaneo assoluto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche e il divieto di vendita di bevande non alcoliche in contenitori di vetro. Divieti in vigore a partire dalle ore 13 e fino alle ore 17.30 in occasione dell’incontro di calcio Lecco-Seregno che avevano già fatto arricciare il naso a qualche addetto ai lavori (vedi articolo). 

Una decisione che non è piaciuta né ai baristi interessati all’ordinanza, né alla Fipe Confcommercio Lecco, che rappresenta i pubblici esercizi del territorio. “Questa scelta, chiaramente presa per salvaguardare l’ordine pubblico, la sicurezza e per prevenire disordini collegati con il consumo eccessivo di bevande alcoliche, non ci convince per nulla – evidenzia il presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano – Si tratta di una penalizzazione poco comprensibile per quei locali che operano nella zona dello stadio. Una decisione che, seppur limitata a qualche ore di domenica, ci auguriamo non venga più adottata. Non ci convincono né il merito, visto che non crediamo che il divieto di vendita degli alcolici sia lo strumento idoneo per impedire scontri o tensioni intorno allo stadio, né il metodo, perché inserire nella lista alcuni esercizi pubblici e non altri crea discriminazione. Con in più il paradosso di trovarsi a poche centinaia di metri dallo stadio un centro commerciale dove nonostante il divieto era possibile comprare tutto l’alcol che si voleva…”.