Pericolo valanghe. Il Soccorso Alpino avvisa: “Evitare zone a rischio”

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Fumagalli Soccorso AlpinoLECCO – Il consiglio del Soccorso Alpino di Lecco che giunge per voce del capo della XIX Delegazione Lariana Antonio Fumagalli è accorato: “Non avventuratevi su pendii nevosi medio ripidi in quanto il pericolo di slavine e valange è marcato e i bollettini sono chiari: si parla di pericolo Forte 4. La situazione sulle nostre montagne e non solo è delicatissima”.

E la raccomandazione arriva non a caso, dato che sono previste schiarite, soprattutto nella giornata di domenica, con il sole che dovrebbe tornare a fare capolino sulla nostra provincia.

Quella che potrà essere una bella e invitante domenica di sole, non abbasserà il pericolo di slavine e valanghe anzi, lo incrementerà, come spiega lo stesso Fumagalli: “La tantissima neve fresca che si è accumulata in questi giorni è instabile, non c’è stata coesione con quella già scesa in precedenza e il manto nevoso è molto precario. Con ogni probabilità, a fronte dell’aumento delle temperature, ci saranno dei distacchi dagli accumuli di neve anche spontanei soprattutto sui pendi medio ripidi, quindi è vivamente sconsigliato avventurarsi in zone a rischio”.

Ma bisognerà prestare molta attenzione un po’ ovunque si vada a “pestar neve”, come si usa dire in gergo: “E’ chiaro – prosegue Fumagalli – che chi deciderà di fare qualche escursione dovrà in primis evitare tutte quelle zone a rischio: Grigna, Grignone, Legnone per citarne alcune e comunque, si richiede una elevata capacità di effettuare una precisa valutazione dello stato del manto nevoso, oltre ad avere una percezione del pericolo molto elevata e prima ancora abbassare al massimo i rischi dato che la situazione è veramente delicata e le temperature non ci stanno per nulla aiutando”.

Qui il video girato da Thomas Ennemoser giovedì scorso con il quale ha ripreso in diretta un’ernome valanga che si è staccata Pill, Moso in Val Passiria (Alto Adige), e mostra in modo spaventoso la terribile potenza distruttrice della slavina.