PESCATE – Si è tenuta nel tardo pomeriggio di venerdì a Pescate, la decima edizione della Giornata mondiale del Creato organizzata con il patrocinio dei comuni di Pescate e Galbiate, del parco dell’Adda Nord, del parco del Monte Barro, di Legambiente e di WWF Lecco.
“La giornata per la custodia del creato è un’iniziativa voluta dalla conferenza episcopale italiana per riaffermare l’importanza che ha l’ambientalismo per la fede con tutte le sue implicazioni etiche e morali che essa può avere – ha esordito don Andrea Lottario parroco di Malgrate – La ricorrenza ufficiale è il primo settembre, ma alle diverse diocesi viene data la possibilità di sviluppare attività inerenti alla tematica lungo tutto il mese di settembre. Quest’anno la giornata per la custodia del creato gode di una maggiore risonanza rispetto agli altri anni, poiché Papa Francesco ci ha regalato un enciclica dal titolo “Laudato Si” incentrata su questo tema, e ha proclamato per tutta la chiesa cattolica il primo settembre giornata mondiale di preghiera per la custodia del creato; questa giornata oltre a configurarsi come una delle giornate più diffuse in Italia, diventa così anche un’occasione di unione di tutte le confessioni cristiane”.
A causa delle previsioni meteo non favorevoli, si è svolta solo la prima parte della celebrazione che ha visto i partecipanti impegnati prima in un momento di incontro con le autorità, a cui è seguita una passeggiata sulla ciclabile che da Pescate porta a Lecco, lungo la quale le guardie ecologiche volontarie hanno svelato le curiosità del creato circostante, una volta terminata la passeggiata, i partecipanti, hanno potuto cenare tutti insieme con una cena light. La seconda parte della celebrazione, che prevedeva una passeggiata a San Michele, è stata rimandata al 4 ottobre giornata dedicata a San Francesco.
“Come diceva Papa Francesco ‘Dio perdona sempre, la terra mai’ – ha spiegato invece Cristina Riboldi referente dell’educazione ambientale del parco Adda Nord -questa frase cela dietro di sé una grande attenzione ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo sulla nostra terra, quali l’ascesa delle temperatura, i disboscamenti causati dalla costante crescita dell’urbanizzazione e molti altri che, giorno dopo giorno, passano sotto i nostri occhi; noi non possiamo fermare questi cambiamenti, poiché è impossibile, ma dobbiamo cercare uno sviluppo e un comportamento sostenibile che rappresenti un investimento non solo per noi, ma anche per le generazioni future; per portare la sostenibilità nei nostri territori dobbiamo, come diceva San Francesco d’Assisi, ‘ incominciare a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete di fare l’impossibile”.
Alla celebrazione era presente anche il presidente del Parco del Monte Barro Federico Bonifacio, che ha invitato i presenti a ripresentarsi alla passeggiata a San Michele per poter valorizzare, nel migliore dei modi, la città di Pescate, “una striscia di terra protetta tra due parchi, il parco Adda Nord e il parco Monte Barro”.
La celebrazione è si è conclusa con l’intervento dell’assessore alla Cultura del comune di Lecco Salvatore Rizzolino :” Noi siamo amministratori di tutto, del nostro corpo, delle sostanze , ma anche del creato in cui siamo inseriti, il concetto di amministratore sottolinea una cosa molto importante, le cose non ci appartengono, ma nonostante ciò dobbiamo prendercene cura e mantenerle come se fossero nostre, poiché abbiamo l’obbligo di trasmetterle alle generazioni future e dobbiamo consegnare loro un mondo migliore”.
Terminato l’intervento dell’assessore Rizzolino, i numerosi partecipanti si sono incamminati lungo la ciclabile che da Pescate porta a Lecco, accompagnate dalle guardie ecologiche volontarie Loretta Magni e Mariangela Vergani, che hanno accompagnato grandi e piccini, presentando il tratto di parco dell’Adda Nord che da Lecco si estende fino a Trucazzano e spiegando, ai numerosi bambini presenti, come salvaguardare il creato elencando comportamenti da tenere e non tenere, il tutto all’insegna dell’educazione ambientale che da sempre contraddistingue il loro corpo di volontariato.
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