PESCATE- Una tradizione lunga oltre 100 anni, quella del falò appiccato a Pescate, che nella serata di sabato 19 marzo fa rivivere le antiche tradizioni contadine, in passato erano bruciati i rami e le fascine delle piante potate alla fine dell’inverno, in corrispondenza della festa del papà, nel giorno di San Giuseppe, patrono della frazione Torrette, a cui è dedicata la chiesetta.
“E’ anche di buon auspicio, segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera”, queste le parole del primo cittadino Dante De Capitani appena prima che si appiccasse il fuoco. La tradizione più antica del comune di Pescate offre la possibilità di organizzare una serata di festa e allegria che vede la cooperazione dell’amministrazione comunale e del gruppo Alpini, ormai assodata e vincente.
Collaborazione anche della parrocchia, come ricorda il sindaco; “è una festa soprattutto religiosa, la tradizione vuole che il falò si accenda appena i primi fedeli escono dalla chiesetta al termine della Celebrazione”; chiesetta appena ristrutturata e riaperta poche settimane fa, “è molto antica e dopo i restauri ha riacquistato la valenza di una volta” continua De Capitani.
Suggestiva e sicuramente da vedere soprattutto la pala raffigurante il Santo, posta nel presbiterio, “un vero gioiellino”, come la definiscono gli Alpini, che hanno contribuito con i fondi raccolti nelle tante iniziative al ripristino dell’altare.
Con lo sfondo del falò è stata premiata la campionessa mondiale di cronosquadre di ciclismo Guarischi Barbara, per il titolo conseguito lo scorso anno, nonché cittadina di Pescate fino a pochi anni fa (vedi l’articolo dedicato).
Presenti anche i papà pescatesi, ufficialmente riuniti in associazione e presenti da poco sui social, impegnati nell’organizzazione di una serata anni 80-90, in programma per il prossimo 21 maggio, in cui, ci promettono di riportarci ai tempi della disco music, grazie al dj set, le vespa , i gruppi di ballo e molto altro.
Una serata all’insegna dell’allegria e della tradizione, ma anche della sicurezza garantita dalla polizia locale, che ha richiamato moltissimi cittadini pescatesi riunitisi intorno al falò che ha bruciato tutta la notte, illuminando il lungo lago.