LECCO – La funivia dei Piani d’Erna al centro del progetto di riqualificazione portato avanti da 25 studenti della fondazione Green “Energia Ambiente ed Edilizia Sostenibile”: il dettagliato lavoro è stato presentato dai ragazzi stessi mercoledì sera in sede di commissione, alla presenza degli assessori all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune di Lecco Gaia Bolognini e Ezio Venturini.
L’accordo di collaborazione tra Comune di Lecco e Fondazione Green era stato avviato nell’ottobre 2015: scelta l’area della teleferica e degli immobili dei Piani d’Erna il project work ha quindi preso pian piano forma. L’obiettivo, come spiegato dall’assessore Bolognini, è quello di arrivare a dicembre 2016, data di scadenza della concessione in corso, con un progetto alternativo – diviso in lotti – da mettere a bando. E le premesse sembrano tutte positive.
Gli studenti hanno quindi illustrato lo studio effettuato, condotto sulla base di una filosofia che mette l’ambiente e la società sullo stesso piano. Tre gli step: lo studio economico, lo studio delle esigenze e quindi quello del contesto. “Gli studenti – ha detto Rossella Scaioli del Cnr – hanno preso come riferimento un contesto reale e significativo per la città come quello dei Piani d’Erna: parole chiave del loro lavoro sono state progettazione partecipata, sostenibilità ed efficienza energetica”.
Il progetto prevede l’intervento sia a valle che a monte, con attenzione all’area del parcheggio e al ristorante, oltre che l’immobile della funivia: “L’accesso al parcheggio potrebbe diventare a senso unico, permettendo di ricavare altri posti auto sulla strada attualmente a doppio senso e ai bus di arrivare proprio di fronte alla sala d’attesa per la funivia. Questa diventerebbe al contempo fermata dei pullman” hanno spiegato, alternandosi, gli studenti. A fianco dell’ampio piazzale vorrebbe quindi essere realizzato un grande spazio polifunzionale dove organizzare eventi sportivi e artistici.
Per gli immobili a valle pensato un intervento che vada a riqualificare l’evidente stato di degrato, pur nel rispetto delle originali linee architettoniche degli anni ’60. Più incisivo l’intervento pensato per la stazione a monte della funivia, in più evidente stato di degrado per mancata manutenzione.
“Durante i rilievi abbiamo visitato la stazione di Porta Susa di Torino e la funivia di Bolzano – hanno spiegato i ragazzi – per informarci sulla creazione di una struttura alimentata da energia sostenibile: pensiamo alla posa di pannelli solari per esempio. In questo modo si otterrà un notevole risparmio economico per la gestione energetica della struttura”.
Soddisfatto dell’ottimo lavoro svolto l’assessore Venturini: “Questa è una grande opportunità per valorizzare i Piani d’Erna, posto spettacolare e di diritto soprannominato il balcone di Lecco. Tutti i ragazzi sono stati bravissimi”.
L’idea di collegare Malnago al Pizzo d’Erna approda in Consiglio Comunale nel 1963, sotto l’allora sindaco Alessandro Rusconi: con delibera consigliare positiva lo studio e la realizzazione dell’opera vengono affidati alla Badoni Spa. Nel 1964 la funivia è completata e pronta per collegare la stazione di valle (600 m sul livello del mare) ai 1.325 m della stazione a monte (725 i metri di dislivello totali). Si tratta di un collegamento a campata unica, un’opera ingegneristica sicuramente all’avanguardia per i tempi.