LECCO – All’indomani dell’allarme lanciato attraverso il nostro quotidiano (vedi articolo) della presenza della processionaria che sta infestando i boschi ai piedi del San Martino, nel rione di Rancio, il Comune ha annunciato interventi e si è appellato alla cittadinanza.
“Si tratta di un fenomeno che interessa il territorio di Lecco, di cui siamo a conoscenza e per il quale interveniamo con sistematicità”. Specifica l’assessore alle politiche del territorio Martino Mazzoleni.
Ad inizio mese è stato approvato dalla Giunta comunale lo schema di convenzione per il conferimento temporaneo dei terreni di proprietà comunale al Consorzio Forestale Lecchese, che viene così autorizzato a intervenire nell’ambito dei patrimoni forestali, per realizzare il progetto finanziato dalla Direzione Regionale Agricoltura della Regione Lombardia e necessario alla operazioni di disinfestazione dalla processionaria del pino.
“La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria per legge e l’efficacia degli interventi messi in atto dagli addetti ai lavori e dai cittadini dipende un buona parte dalla loro tempestività – spiegano dall’amministrazione – Accanto alle operazioni di disinfestazione condotte dagli agenti forestali, in questa fase sono di importanze fondamentale anche gli interventi dei cittadini che possiedono aree vedi e degli amministratori di condominio che gestiscono aree verdi”.
Per questo il sindaco giovedì ha firmato un’ordinanza invitando i privati a effettuare le ispezioni del caso, verificare la presenza di nidi, specialmente sulle piante maggiormente interessate dalla processionaria e intervenire in maniera tale da rimuoverli.
“Gli interventi sui terreni comunali da soli non avrebbero efficacia se i proprietari o coloro che conducono i terreni confinanti non facessero la loro parte – prosegue l’assessore Mazzoleni – la collaborazione dei cittadini è pertanto di fondamentale importanza.”
Nel frattempo il Consorzio Consolida, a cui è stata affidata la manutenzione del verde pubblico del capoluogo, ha fatto sapere che la processionaria non è ancora arrivata sugli alberi della città.
“Sappiamo che attualmente è presente nelle aree montane e adiacenti alla SS36 – ha spiegato il consigliere comunale e agronomo, Giorgio Buizza (PD) – L’intervento andrebbe compiuto d’inverno, quando gli insetti si raccolgono nei loro nidi che devono venire estirpati dalle piante e bruciati”.
I danni provocati da questi insetti non riguardano le piante ma anche la salute delle persone e degli animali: come spiegato dall’ASL in un’apposita scheda informativa, le larve di processionaria si nutrono a spese gli aghi, producendo defogliazioni più o meno vistose, in seguito alle quali le piante possono indebolirsi, divenendo più suscettibili agli attacchi di fitopatie o di altri insetti. I peli urticanti, di cui sono provviste le larve a partire dal loro terzo stadio di sviluppo,possono provocare reazioni allergiche, con sintomi a carico della cute, degli occhi o del sistema respiratorio, causando problemi di ordine sanitario (per saperne di più).