LECCO – E’ diventato così grande che ha sollevato quattro gradini e ha spostato letteralmente un muro di contenimento ora pericolante e pericoloso in quanto si affaccia sul primo terrazzo del cimitero di Laorca e la grossa “pancia” che si è venuta a formare sotto la spinta delle grosse radici non rassicura per nulla.
Stiamo parlando di un grosso platano, una delle sentinelle insieme ad altri sui “fratelli” e alcuni cipressi che sono infilati lungo la scalinata del suggestivo cimitero. Piante spettacolari la cui età si aggira intorno al secolo di vita e che ora “chiedono” spazio.
Vista la situazione, da qualche mese, all’interno del cimitero sono state messe delle transenne in prossimità del cedimento del muro. Da allora non si è saputo e non si è fatto più nulla. La gente preoccupata inizia a muovere dure critiche: “Non è possibile lasciare un cimitero in queste condizioni, sia per una questione estetica e di rispetto, sia per una questione di pericolo – ci fanno sapere alcune signore del posto – Senza contare che la pulizia in generale del cimitero lascia molto a desiderare, l’erba non viene mai tagliata e quel poco che viene fatto è solo grazie ad alcuni volontari che di tanto in tanto, presi da compassione, danno qualche pulita”.
E pensare che il cimitero di Laorca, due anni fa, insieme a quello Monumentale del centro città è stato inserito nella “Route Europea dei Cimiteri Monumentali” con loro altri 53 camposanti di 18 Paesi europei (vedi articolo). Tanto per capirci, cimitero Monumentale e cimitero di Laorca sono divenuti luoghi e mete di interesse turistico e culturale. Insomma, non una robetta da poco. Del resto la magnificenza del luogo, con il meraviglioso anfiteatro di grotte naturali in cui il cimitero di Laorca si incastona, è una cosa unica al mondo.
Per come stanno le cose, il decoro del posto non è per nulla in linea con il riconoscimento del Consiglio d’Europa, ma prima ancora ne va della sicurezza delle moltissime persone che frequentano il camposanto. A Laorca chiedono un intervento urgente di sistemazione e di ripristino della sicurezza in loco, salvaguardando, ovviamente il grande albero.