Un presidio di solidarietà alle popolazioni della Val di Susa verrà organizzato dall’associazione Qui Lecco Libera in programma per giovedì 30 giugno, a partire dalle 18.30 in piazza Diaz.
Intanto dal Piemonte è notizia di queste ultime ore che la Polizia, all’alba di martedì 28 giugno, ha fatto breccia nel presidio di Chiomonte (Torino) sgomberando l’area di circa 36mila metri quadrati che è stata consegnata alle società alle quali sono stati affidati i lavori di scavo del tunnel per la Tav (Treni ad Alta Velocità). Il primo cantiere della Torino-Lione sta per prendere il via.
“Delegittimati, picchiati, isolati. Riempiti di lacrimogeni o caricati con ruspe. La “stampa libera” soffia sul fuoco della propaganda trasversale che li vuole “violenti”, “incappucciati”, “armati” – spiega Duccio Facchini, portavoce dei promotori dell’iniziativa lecchese – Tra chi sostiene appelli per fermare la violenza e chi, giustamente, ricorda che oltre alla violenza andrebbero fermati anche i cantieri e i disastri ambientali, una parte d’Italia si stringe intorno ai cittadini delle comunità di quella fetta di territorio sotto attacco”.
“Lo Stato si presenta così ai cittadini della Val di Susa – prosegue Facchini – che sia una discarica campana da avviare a forza o un movimento da schiacciare con violenza. E’ solo un problema di ordine pubblico. E’ solo un problema di repressione. Al loro fianco, potendo nulla o pochissimo, quel poco, però, va fatto. Per questo motivo è fissato a Lecco un presidio autoconvocato di solidarietà e informazione rispetto alle violenze e ai soprusi perpetrati ai danni dei cittadini del territorio della Val di Susa. Contro progetti inutili, dannosi e speculativi. Contro la militarizzazione della democrazia. Contro la repressione sistematica del dissenso. Megafono aperto, collegamenti telefonici, voci libere. Vi aspettiamo”.