Scarichi non depurati nel lago di Piona, la denuncia di Legambiente

Tempo di lettura: 2 minuti

SS36-Piona (1)

COLICO – “Gli scarichi non depurati degli inerti e delle lavorazioni del cantiere della Galleria Monte Piazzo della SS36, sono entrati direttamente, per mesi, nel laghetto di Piona, colorandolo di giallo o di rosso o ancora, come in questi giorni, di grigio. Un fatto inaccettabile, non l’unico purtroppo nell’Alto Lario, già rilevato a marzo da Arpa e sottolineato nuovamente dalla Goletta dei Laghi settimana scorsa”.

La denuncia arriva da Costanza Panella, presidente del circolo Legambiente Lario sponda orientale, subito dopo il passaggio della Goletta nel territorio lecchese. I tecnici della campagna ambientalista avevano infatti effettuato, nell’ambito del monitoraggio scientifico del bacino lacustre un campionamento presso lo sbocco della Val Merla nel laghetto di Piona a Colico riscontrando che le acque della valle del Vo e le rive del lago dove questa sfocia, dentro l’area del campeggio, erano torbide. Una situazione confermata anche dall’esito del monitoraggio che ha decretato come fortemente inquinato il punto.

SS36-Piona (2)

Anche l’Arpa, del resto, aveva rilevato in primavera presso lo scarico a lago preoccupanti valori relativi a ferro, alluminio, rame, zinco nettamente superiori al valore limite.

Ma i problemi per il laghetto di Piona non finiscono qui: “Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo cui talvolta, nella piccola valle del Vo e poi nel lago, si riversano liquami maleodoranti, forse dalle stalle a monte – rincara Costanza Panella – Un appesantimento del carico inquinante rilevato dalla Goletta a cui si aggiunge la pratica agricola dello spargimento di liquami sui terreni del Pian di Spagna e su quelli a monte in Val Chiavenna e Valtellina. A dimostrazione di come le ragioni dell’inquinamento siano molte e ,di conseguenza, di quanto sia necessario investire con urgenza in infrastrutture per la gestione integrata del ciclo dell’acqua”.