LECCO – “Ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà, l’atteggiamento delle rappresentanze sindacali è di continua avversione alla politica dell’amministrazione, sembra che non vogliano vedere quanto stiamo facendo in termini di riorganizzazione delle mobilità e di sicurezza. Sono sinceramente sconfortato”.
Lo ha dichiarato l’assessore Corrado Valsecchi in replica alle accuse rivolte all’amministrazione comunale dalle rappresentanze sindacali questa mattina (vedi articolo). Denunce che riguarderebbero procedure “non trasparenti” nella gestione delle mobilità interne, il malcontento dei dipendenti e una sicurezza precaria degli ambienti di lavoro con molti uffici ancora “picchettati”.
“Mi permetto di ricordare che nell’ultimo anno sono stati effettuati interventi di somma urgenza negli ambienti del municipio, e non solo. Per la prima volta il tetto di Palazzo Bovara è stato messo in sicurezza e se in alcuni uffici rimangono transenne e pilastri di sostegno è proprio per garantire ai lavoratori e agli utenti la sicurezza; i lavori stanno procedendo e stiamo portando avanti, seppur faticosamente, anche il discorso con Regione Lombardia per trovare nuove sedi dove trasferire alcuni uffici” ha detto Valsecchi.
Ricordate anche le recenti nomine di dirigenti e responsabili di settore, così come il regolamento sul più discusso tema della mobilità interna: “E’ qualcosa che finalmente si sta sbloccando – ha detto Valsecchi – abbiamo avuto una ventina di richieste di mobilità, quasi tutte sono state gestite. Oltre alle richieste di dipendenti abbiamo anche dovuto deciderne alcune d’ufficio per meglio dividere il carico di lavoro e al contempo migliorare le prestazioni. Dipendenti che a nostro giudizio erano sotto-dimensionati, ovvero con un carico di lavoro ridotto per le necessità effettive degli uffici, sono stati ‘spostati’ per poter dare un contributo più significativo alla macchina comunale. Attualmente il Comune ha 321 dipendenti, su una pianta organica che ne prevede quasi 400, il lavoro è tanto, facciamo quel che possiamo” ha ribadito Valsecchi.
“E’ chiaro che un processo riorganizzativo di questo tipo richiede uno sforzo e richiede di considerare che il carico di lavoro sia distribuito equamente tra i dipendenti, è quello che stiamo facendo con le mobilità. Dipendenti scontenti? – ha aggiunto – per me sono solo i sindacati ad esserlo, non i dipendenti del Comune”.
“Siamo partiti il 1° di marzo con il riordino, meno di una settimana dopo i sindacati già polemizzavano, per loro non funzionava niente. Per i risultati ci vuole tempo, noi continueremo il nostro percorso, i frutti si vedranno. Ai sindacati diremo chiaramente che non ci piegheremo alle loro accuse ma reagiremo” ha concluso Valsecchi.