LECCO – La spazzatura gettata per strada o nei prati non è mai un bello spettacolo di civiltà e lo è ancor meno se i rifiuti vanno ad invadere i luoghi che dovrebbero essere attrattivi per i visitatori e quelli dove i lecchesi si svagano con una bella passeggiata sul lago, come a Pescarenico o lungo Rivabella.
Tra i lettori c’è chi la mattina di Pasqua si è trovato, a suo malgrado, ad effettuare quello che lui stesso ha definito uno “Spazza-tour”:
“Eccomi in via Corti – ci scrive – dove, arrivato sul fiume, mi aspetta una piccola e graziosa spiaggetta, veramente la presenza di sacchetti di plastica, bottiglie di the, assorbenti igienici, pacchetto di sigarette ed una lattina di birra mi fa pensare ad un supermercato all’aperto. Sarà un’idea del Comune per venire incontro alle necessità dei turisti?”
Un televisore sulla ciclabile e abbandonato lì accanto anche un condizionatore. “Tra poco iniziano i mondiali di calcio ed il Comune, sensibile alle esigenze di noi cittadini, ha pensato di installarne uno” commenta ironicamente il lettore.
Nei giorni scorsi, un’altra lettera dello stesso tenore è giunta in redazione denunciando l’analoga situazione in cui versano i giardini in prossimità del centro sportivo del Bione.
“Come di regola ormai da alcuni anni a questa parte, l’azienda incaricata della manutenzione ha tagliato l’erba ma ha abbandonato sul luogo tutti i rifiuti che popolavano le aiuole – ci scrive Alberto Azzoni – Non si capisce come mai in Italia si debbano complicare le cose per spendere il doppio e non arrivare a niente, in qualsiasi paese civile chi fa la manutenzione del verde provvede anche alla sua pulizia. Anno dopo anno l’area verde il prossimità dello svincolo della SS36 in una bellissima discarica a cielo aperto”.
“Si parla tanto di turismo – conclude il lettore – si organizzano delle cene luculliane in piazza a Lecco, e poi si presenta agli sventurati visitatori questo bellissimo biglietto da visita accompagnato dai deliziosi miasmi del depuratore pubblico”.