Non ha mosso ancora i primi passi, ma pian piano si sta formando; tant’è che esiste già una bozza di statuto. I soggetti che ne fanno parte sono sei: Cai Lecco (presidente Emilio Aldeghi), Gruppo Ragni (presidente Daniele Bernasconi), Uoei (presidente Marta Duchini), Gruppo Gamma (presidente Giovanni Pomi), Sel (presidente Pier Antonio Mangioni) e Fondazione Cassin (presidente Guido Cassin). Mancherebbe il settimo e stando alle indiscrezioni potrebbe essere lo Sci Club Lecco (presidente Arturo Montanelli).
Stiamo parlando dell’Associazione Culturale dell’Alpinismo Lecchese, sodalizio che non è ancora sorto ufficialmente, ma che ormai da tempo nell’ambiente sta facendo chiacchierare.
Proprio giovedì, poco prima di iniziare l’ultimo appuntamento con le serate Gamma (protagonista il francese Christophe Dumarest) il presidente Giovanni Pomi ha fatto sapere al numeroso pubblico presente in sala che: “dopo quasi 20 anni, amaramente, non possiamo rinnovarvi l’appuntamento al prossimo anno. D’ora in poi ci sarà una programmazione centralizzata degli appuntamenti. Noi, comunque, non disperiamo, anzi, auspichiamo di poter proseguire come abbiamo fatto fino a oggi nella diffusione e nella promozione dello sport e principalmente dell’Alpinismo”.
Siamo partiti proprio dalle parole del presidente Pomi, per cercare di capire chi ci sarà alla regia della “programmazione centralizzata” e quali saranno gli scopi di questa nuova realtà.
Per capire qualcosa di più abbiamo chiesto a Emilio Aldeghi, presidente del Cai Lecco: “E’ tutto ancora in embrione. Sinceramente sarebbe anche prematuro darne notizia…”. Insistiamo un po’ per cercare di avere qualche informazione in più e Aldeghi allenta un attimo i freni e spiega: “Per far sì che possa nascere il Polo Culturale dell’Alpinismo Lecchese abbiamo pensato di non agire come singoli gruppi, ma di fare intervenire le associazioni più importanti del lecchese. E’ da circa un anno che ci stiamo lavorando e stiamo arrivando, non è detto che ci si riesca, alla realizzazione definitiva di uno Statuto. L’associazione avrà principalmente scopi culturali andando, in primis, a riempire di contenuti lo spazio espositivo che il Comune ha riservato alle realtà lecchesi che operano nel settore montagna al terzo piano del rinnovato Palazzo delle Paure di piazza XX Settembre. L’idea è quella di non dare vita al più classico dei musei, ma di creare un luogo polifunzionale, anche espositivo, ma altresì un luogo di studio della storia dell’alpinismo lecchese e non solo della sua storia. Poi, cosa elaborerà l’associazione, che tipo di inizitive e manifestazioni potrà organizzare è tutto ancora da decidere”.
Infine, abbiamo bussato anche alla porta del Comune di Lecco, il quale ci ha fatto sapere attraverso l’ufficio stampa che: “L’iniziativa messa in atto dalle associazioni è lodevole perchè è in linea con la filosofia dell’Amministrazione Brivio che verte sull’agevolazione delle sinergie tra realtà, enti e associazioni che operano nello stesso settore. E nell’ambito della montagna il Comune di Lecco ha già dimostrato di essere attento, riservando il terzo piano del Palazzo delle Paure proprio a favore di queste associazioni”.