MANDELLO – “Guarda le stelle, sembrano desideri che prima o poi si avverano…”, recita una dolcissima canzone dei Sulutumana. Si intitola, appunto, Guarda le stelle e nella notte dei desideri anche il Soccorso degli alpini ha cullato il sogno, sempre più vicino, di concretizzare un progetto nato meno di un anno fa, ossia posizionare sette defibrillatori a Mandello, Abbadia Lariana e Lierna.
“Un progetto ambizioso e costoso”, per dirla con le parole del suo presidente, Giancarlo Alippi. Ma un sogno, anzi un desiderio troppo importante per le comunità del territorio mandellese.
Il defibrillatore è la sola efficace alternativa in caso di arresto cardiaco, evento che come noto può verificarsi anche senza sintomi premonitori. E quando accade, il tempo utile di intervento è di pochissimi minuti. L’ha ricordato lo stesso presidente del Soccorso aprendo la serata di ieri, sabato 28 marzo, al cineteatro “De Andrè”.
Una serata di note e di emozioni. Ma anche una serata per riflettere sull’importanza di poter disporre appunto di più defibrillatori per aumentare le probabilità di salvare vite umane.
Una serata anche un po’ magica, perché i Sulutumana – introdotti dall’esibizione di Andrea, Alice, Arianna, Silvia e Emanuela, giovanissimi cantanti della Project Rock School di Mandello – hanno il merito di averla resa tale. E una serata con la tenerezza dei bimbi (dai 3 ai 9 anni le loro età) dei due cori della Scuola di musica “San Lorenzo” di Mandello, diretti da Emanuela Milani e Alessandro Milesi.
“Quando il Soccorso chiama, Mandello risponde”, aveva premesso il direttore sanitario dottor Marco Missaglia, per poi subito aggiungere: “Ma allo stesso modo quando è Mandello a chiamare ecco rispondere il Soccorso, con professionalità e con lo spirito di abnegazione dei suoi volontari”.
“L’appuntamento di stasera – aveva poi precisato – nasce dalla mia amicizia con Piero Cassano, autentico patrimonio della musica leggera italiana e produttore dei Sulutumana. L’ho conosciuto un paio d’anni fa e quando, durante una cena, gli ho proposto di organizzare questo evento a scopo benefico lui non ha esitato un solo istante. La disponibilità dei Sulutumana ha fatto il resto”.
E loro, i sei bravissimi componenti del gruppo che si allaccia alla tradizione della musica popolare e dei cantautori, sul palco del “De Andrè” (e davanti a un pubblico che ha gremito galleria e platea in ogni ordine di posti) si sono resi protagonisti di un apprezzatissimo concerto.
Hanno proposto brani, davvero uno più bello dell’altro, del loro nuovo album Dove tutto ricomincerà, a partire da Marta, Lo spaventapasseri e Il mio tempo migliore, fino a La rosa e il coltello, Canta la pioggia e Per mano. Ma hanno anche eseguito altri pezzi del loro repertorio. E strappato applausi a scena aperta.
Sul palco, a fine concerto, è salito anche Piero Cassano, il cui nome si lega per molti appassionati di musica ai Matia Bazar. Al suo fianco ancora Marco Missaglia e Giancarlo Alippi, quest’ultimo con un pensiero carico di affetto e riconoscenza per Luigi Conato, tra i fondatori del Soccorso degli alpini e fino a pochi anni fa presidente dello stesso servizio di pronto intervento. “Se lui, più di trent’anni fa, non avesse avuto questa idea – ha detto Alippi – oggi il Soccorso degli alpini non esisterebbe”.
Poi, a grande richiesta, il bis dei Sulutumana. E nella notte dei desideri il Soccorso degli alpini ha avuto la consapevolezza che il “progetto defibrillatori” ha fatto un altro importante passo verso la sua concretizzazione. Perché i desideri, parola dei Sulutumana, “prima o poi si avverano”.
DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA SERATA DI SABATO 28 MARZO AL CINETEATRO “DE ANDRE'” DI MANDELLO