Terzo Paradiso: al Badoni “I cantieri della trasformazione”

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cantieri della trasformazione_art station (7)LECCO – La parola d’ordine è trasformazione, intesa come cambiamento: questo l’obiettivo che ha animato la Leuci di Lecco, protagonista della due giorni “Terzo Paradiso”, dal nome del manifesto creato dall’artista Michelangelo Pistoletto, presente nella giornata di ieri presso la fabbrica di via XI febbraio che per l’occasione ha aperto le porte ai giovani di Art Station (vedi articolo).

L’iniziativa, organizzata e sostenuta dai lavoratori della Leuci, da Art Station e da diverse realtà del territorio (Genti in Viaggio, Crams, Il Gabbiano, Distretto Rurale La Valle dell’Adda) punta alla ri-messa in gioco della fabbrica lecchese, chiusa un anno fa, al fine di trasformarla in un polo di ricerca sulla sostenibilità, tematica sempre più attuale.

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In piedi Angelo Riva, Crams

Dopo il “re-birthday” di venerdì che ha visto la Leuci aprire le porte a cittadini e studenti delle scuole superiori che hanno contribuito alla creazione di installazioni artistiche esposte in uno dei capannoni, la mattinata di oggi ha visto svolgersi il “Cantiere della trasformazione”, sorta di laboratorio avente come tema la creatività e lo sviluppo economico, tenutosi in una delle aule dell’Istituto Badoni.

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Veronica Cardullo, Art Station

Sei le tematiche proposte alle circa 30 persone intervenute, che sono state quindi suddivise in gruppi di lavoro: educazione, cura, agricoltura, economia, arte e architettura. Sotto la coordinazione di Angelo Riva del Crams i presenti hanno svolto una vera e propria tavola rotonda su ciascuno dei temi proposti, con l’obiettivo di trarne idee e progetti concreti. Diverse le fasce d’età coinvolte, nell’ottica del “Terzo Paradiso” spiegata da Michelangelo Pistoletto durante il suo intervento presso l’aula magna del Politecnico lecchese e riproposta da Veronica Cardullo, di Art Station: “L’idea è prendere due entità distanti, come possiamo essere noi giovani e gli adulti, e da questo connubio far nascere un terzo elemento, in questo caso un progetto concreto che porti la città a rendersi conto della trasformazione possibile per il territorio”.

L’iniziativa, ha spiegato Veronica, è ancora in fase sperimentale: “Questo è una sorta di lancio, sul sito di Art Station pubblicheremo gli esiti di questo primo incontro. L’idea sarebbe riuscire a fissare un calendario con nuove date per incontrarci e proseguire su questa strada, sempre in collaborazione coi lavoratori della Leuci.”

cantieri della trasformazione_art station (1)I giovani di Art Station (una dozzina di ragazzi ventenni) alla ricerca di energie nuove dunque, nel solco della tradizione e dell’esperienza che gli adulti possono offrire, verso un comune obiettivo: progetti concreti, portati avanti da persone che vogliono lavorare per il cambiamento.

cantieri della trasformazione_art station (3)Per maggiori informazioni sulle iniziative portate avanti dai ragazzi di Art Station è possibile visitare il sito http://artstation-one.blogspot.it/