ERBA / INTROBIO – C’è anche un po’ di territorio lecchese nel bagaglio di ricordi e di emozioni che i 12 ragazzi provenienti da varie parti del mondo hanno portato ciascuno nella propria casa al termine dell’esperienza da loro vissuta in Italia.
Si tratta del Trekking camp, un periodo di due settimane organizzato come ogni anno dal Rotary club Erba Laghi unitamente agli altri Club del gruppo Lario, evento in cui un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 17 anni provenienti da diverse nazioni ha la possibilità di conoscere il Lago di Como e i suoi spettacolari monti, appunto camminando.
I giovani selezionati in base a specifici bandi promossi in tutti i Paesi dove opera – attraverso i club locali – il Rotary international, vengono ospitati dai rotariani e condotti da loro alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, facendo conoscere anche gli aspetti storici ed etnografici dei territori visitati.
“Questo è in linea con i precetti dell’azione del Rotary a favore delle nuove generazioni – afferma Marco Missaglia, neopresidente del Rotary club Erba Laghi, particolarmente attento alla promozione dell’azione proprio a favore dei giovani – Quest’anno, poi, il Trekking camp ha avuto un significato ancora più simbolico. Infatti abbiamo tagliato il traguardo dei primi dieci anni di questo evento e per me, mandellese, è stato particolarmente emozionante portare per la seconda volta i ragazzi in Valbiandino, sulle montagne della nostra Valsassina”.
“La scorsa settimana – aggiunge Missaglia – una dozzina di ragazzi ha infatti soggiornato al rifugio Tavecchia in Valbiandino e da lì i giovani hanno effettuato varie escursioni, tra cui la salita al pizzo dei Tre Signori. Bella l’atmosfera la sera al rifugio in allegria,con la cena tipica e, a seguire, l’osservazione astronomica con tanto di telescopio professionale”.
Un altro motivo di orgoglio, sempre a giudizio del dottor Missaglia, medico di Mandello e rotariano da tredici anni, è rappresentato dal fatto che il Club è riuscito a organizzare presso la propria sede al Castello di Casiglio la serata celebrativa del decennale del Trekking club, in interclub con altri tre Rotary, ossia quello di Appiano Gentile e delle colline comasche, quello di Cantù e quello di Saronno.
In un Castello addobbato con le bandiere di tutte le nazioni abbiamo accolto i dodici ragazzi che, portando orgogliosamente ciascuno la propria bandiera, hanno sfilato davanti ai quasi cento rotariani.
“Ospite d’onore in questa mia prima serata da presidente del club – spiega sempre Missaglia – è stato il Governatore uscente del Distretto 2042, Gilberto Dondè, il quale, oltre a condividere la soddisfazione per questo importante traguardo del decennale del Camp, ha voluto far dono dell’attestato di apprezzamento ai quattro Rotaract club che, nati dal Rotary club padrino, raccolgono tra le loro fila i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni e condividono con il Rotary l’ideale del servire, al di là di ogni interesse personale”.
Quest’anno i ragazzi ospitati, che pernottavano presso il “Don Guanella” di Como, provenivano da Taiwan, Finlandia, Danimarca, Usa, Francia, Romania, Australia, Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Portogallo e Polonia.
A conclusione della serata il presiedente Missaglia ha salutato gli intervenuti con questo aforisma del poeta indiano Tagore, che esprime al meglio lo spirito del Rotary: “Dormivo, e ho sognato che la vita era gioia. Mi sono svegliato, e ho visto che la vita era servizio. Ho voluto servire, e ho scoperto che nel servire era la gioia”.