Filt-Cigl si schiera contro l’aumento straordinario delle tariffe sul trasporto pubblico locale. Nel mese di agosto è previsto infatti il secondo innalzamento del costo dei mezzi, sia su gomma sia su rotaia, sei mesi dopo quello di febbraio. Per questo alcuni iscritti al sindacato si sono dati appuntamento mercoledì mattina alla stazione di Lecco per un sit-in di sensibilizzazione e protesta attraverso la distribuzione di volantini agli utenti delle ferrovie dello stato e soprattutto ai pendolari. “Differentemente dall’aumento fatto qualche mese fa – spiega Giorgio Carnicella, segretario della Cigl Lecco – questo avrebbe dovuto essere legato al raggiungimento di obbiettivi di qualità, tra cui la puntualità e la regolarità, ma non ci sono dati disponibili e verificabili su questo”. Dal sindacato denunciano che le tariffe si stanno allineando a quelle degli altri paesi europei, ma “la stessa cosa non si può dire né per l’estensione e la qualità dell’infrastruttura, né per la qualità dei servizi”, precisa Carnicella.
Sempre la Cigl ha registrato infatti un “taglio ai servizi su gomma” che “ha provocato la chiusura di intere linee nei giorni festivi” nel territorio provinciale.
“La Regione non ha chiarito se gli aumenti del 10% effettuati a febbraio potrebbero aver coperto gli 82 milioni di euro di tagli che il Governo ha scaricato sugli enti locali – sottolinea Carnicella – la nostra preoccupazione ora è data dal fatto che probabilmente dal Pirellone metteranno ancora le mani nelle tasche dei pendolari, mentre i finanziamenti più volte concordati tra lo Stato e le Amministrazioni regionali giacciono ancora dormienti”.
Tiene inoltre a precisare il segretario che “l’aumento sul prezzo di biglietti e abbonamenti sicuramente da un lato recupera liquidi per i trasporti pubblici, ma dall’altro disincentiva gli utenti a utilizzare i mezzi”. La richiesta della Cigl al governo milanese è di effettuare un miglioramento della qualità dei servizi e delle tariffe sia dell’area regionale sia provinciale.