LECCO – Tutti “sotto le stelle” in occasione della notte bianca lecchese, andata in scena per le vie del centro e sul lungo lago, nella serata di sabato, organizzata da LTM, lecchese turismo manifestazioni, con il patrocinio del comune. Un fiume di gente ha preso al balzo le tantissime proposte dislocate qua e là per le piazze, dagli eventi musicali, alle aperture straordinarie degli edifici museali, ma anche divertimento e spazi a misura di bambino.
L’onore di dare il via alla serata, in piazza Garibaldi, è stato dei 25 componenti del coro Grigna dell’A.N.A., nato nel 1958 nel rione di Laorca, ciascuno rigorosamente con il proprio cappello dalla penna nera, diretti dal Maestro Giuseppe Scaioli. La musica è continuata, più tardi, in piazza Cermenati, con l’esibizione, alle 23 circa, del gruppo “dove comincia il sole”, tribute band dei Pooh.
Ritmo, colori fluo e musica ad alto volume, questa la ricetta perfetta che ha permesso di scatenarsi dapprima sui passi della zumba, e con “movida latina”, poi, sulla piattaforma galleggiante, dalla quale, a pochi metri di distanza, il sapore tradizionale si è mischiato al romanticismo con il giro sul lago a bordo delle Lucie, rivivendo la notte dell’ “addio monti” grazie al gruppo Manzoniano Lucie.
Tutto esaurito, e qualche turno aggiunto per accontentare più visitatori possibile, per salire i 380 scalini del Matitone, il Campanile, in stile neogotico, della Basilica di San Nicolò, che resta l’attrazione più ambita dai tanti turisti, ma anche dai lecchesi Doc che non perdono l’occasione di vedere la propria città dall’alto.
Per l’occasione, sono rimasti aperti fino a tardi anche gli apparati museali; Palazzo Belgiojoso e Palazzo Paure, rispettivamente con la presentazione de “le stelle della canicola” e la mostra “a grandi bracciate nell’oscurità”; accessibili anche la Torre Viscontea e Villa Manzoni.
Non poteva mancare uno spazio dedicato ai più piccoli, entusiasti di salire sui gonfiabili, allestiti in piazza XX Settembre, per scivolare giù e ricominciare da capo.
Letteralmente in bianco, con sprazzi di rosso, a ricordare che la vita è passione e imprevisto, i 700 commensali, il doppio dello scorso anno, della “my secret dinner”, il flash mob in cui tavolo, tovaglie e vivande si portano da casa e in cui vige una sola regola: il dress-code. Un’iniziativa dal risvolto solidale, l’associazione culturale Hic, promotrice dell’evento, ha infatti voluto coinvolgere “l’altra metà del cielo”, di Merate, che svolge attività di tutela dei diritti delle donne, contrastando le discriminazioni e i maltrattamenti.
Nonostante fossero stati annunciati nei giorni scorsi i divieti, non sono mancati i disagi alla viabilità e le effrazioni, che hanno costretto a parecchie rimozioni forzate nella zona del lungolago.
Una notte d’estate in cui non ci si può non essere divertiti, dunque; tanto l’intrattenimento pensato per tutti i gusti che, vista l’affluenza, ha fatto colpo facendo riversare fra vie e piazze del centro una folla di lecchesi ma anche di tanti turisti.
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