Ad un anno dalla scomparsa del socio Guido Zucchi, il Cai Grigne di Mandello domenica 5 giugno, alle 11.30, ha datto appuntamento a sostenitori e simpatizzanti al rifugio Elisa dove don Michele Gianola celebrerà una Messa in sua memoria.
Figura storica e a tratti leggendaria quella di Guido, che per anni ha “costodito” la Grignetta recandosi in cima sempre col gerlo in spalla carico di vino e panini da vendere ai numerosi alpinisti che, scarponi ai piedi e zaino in spalla, ieri come oggi, macinavano i mille metri di dislivello che dividono la cima dai Piani Resinelli. Guido aveva fatto della celebre montagna la sua casa, arrivando a salire in vetta fino a 280 volte nell’arco di un anno.
Nell’aprile del 2010, Guido è stato trovato senza vita nell’orto della sua casa di via Segantini 82, nella frazione di Rongio di Mandello del Lario. Un gesto estremo il suo che ha lasciato tutti attoniti e increduli.
La causa di quel tragico epilogo in molti l’hanno fatta risalire all’accusa che gli era stata mossa tempo, ovvero, quella di aver deturpato la “sua” Grignetta usando un po’ di cemento per livellare l’angolo in cui si posizionava. Accusa per la quale la procura della Repubblica di Lecco aveva aperto un’inchiesta nei suoi confronti dopo una denuncia. Pensionato, ex dipendente Moto Guzzi, Guido aveva 72 anni, non era sposato e non aveva figli.
I Cai Grigne invita in modo particolare tutti coloro che lo hanno conosciuto durante la sua permanenza in vetta alla Grignetta. Per l’occasione, il sodalizio mandellese ricorderà tutti i soci e amici scomparsi durante l’ultimo anno: Giuliano Mainetti (grazie al suo prezioso aiuto durante la ristrutturazione del Bietti-Buzzi), Alberto Dotti (per anni istruttore di alpinismo della scuola Carugati-Gilardoni) e infine Luciano Colombo, tragicamente scomparso recentemente sul Mount McKinley in Alaska.