VARENNA – “Nell’ultima seduta consiliare il sindaco Carlo Molteni, rispondendo a un’interrogazione del nostro gruppo, ha modificato nuovamente la posizione dell’Amministrazione in ordine al diritto degli alunni varennesi che frequentano il plesso di Bellano a ottenere o meno i buoni pasto della mensa, scontati sulla base del reddito Isee, a partire dall’anno scolastico 2014-2015 nel caso in cui costoro avessero iniziato nel settembre scorso un nuovo ciclo scolastico (classe prima della scuola primaria) e via via quelli degli anni a venire”.
I consiglieri comunali di “Vivere Varenna” tornano sulla questione, già sollevata a inizio febbraio, degli alunni residenti nella “perla del Centrolago” aventi diritto ai buoni pasto del servizio mensa per l’anno scolastico che sta per chiudersi.
“Se nel corso di una precedente seduta di Consiglio – scrivono in una loro nota gli esponenti di minoranza – il primo cittadino aveva ribadito che anche gli alunni che avessero scelto la scuola di Bellano e ai quali non è comunque riconosciuto il servizio di trasporto a carico dell’ente potevano in ogni caso ottenere i buoni mensa a tariffa ridotta, la sua ultima parola, a completa… giravolta di quanto in precedenza asserito, sembra aver chiuso definitivamente la possibilità per questi cittadini di ottenere una qualche forma di ristoro economico nell’ambito dell’accesso alla scuola”.
“Il nostro gruppo di opposizione – aggiungono Pinuccio Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni – insoddisfatto degli argomenti esposti non ha potuto far altro che rimarcare il pregiudizio sofferto dai ragazzi che scelgono una scuola (nel medesimo istituto comprensivo) che l’amministrazione comunale di Varenna ha ritenuto di qualificare secondaria – quella di Bellano – rispetto a quella eletta come principale – quella di Lierna – sulla scorta di argomenti totalmente inconsistenti, vuoi per l’identica offerta formativa (semmai più vantaggiosa quella presente a Bellano, in quanto potenziata da insegnanti di sostegno) vuoi per la struttura stessa (semmai maggiormente attrezzata quella bellanese, in quanto dotata di un maggior numero di aule)”.
I consiglieri di “Vivere Varenna” hanno pertanto riconfermato quanto già sostenuto nel consiglio comunale dello scorso 30 settembre in occasione dell’esame del piano di diritto allo studio, cioè che a loro giudizio l’amministrazione comunale ha di fatto “inquadrato” gli alunni varennesi in tre diverse categorie, qualificandoli come cittadini di serie A, serie B e serie C.
“In serie A – commentano ora Dajelli, Balbi e Manzoni – gli alunni che frequentano il plesso di Lierna e vedono garantiti l’organizzazione del trasporto e l’accesso ai buoni pasto, in B quelli che frequentano la scuola di Bellano e che stanno terminando il ciclo di studi, ai quali è assicurato il solo buono pasto, e in serie C gli alunni che vanno a scuola a loro volta a Bellano ma che, iniziando il nuovo ciclo, si vedono privati di entrambi i servizi”.
“Ci sembra assurdo – concludono gli esponenti di minoranza – negare a pochi bambini il diritto a ottenere buoni pasto scontati, quando vengono spese dall’Amministrazione altre risorse a nostro parere ingiustificate, come ad esempio il contributo assegnato a un Fondazione religiosa per il sostegno a un seminarista del Kerala (500 euro) o quello di 5.000 euro attribuito ai Ragni di Lecco. I soldi ci sono! Vanno soltanto spesi bene, con intelligenza e senza fare arbitrarie e ingiustificate differenze tra i pochi bambini del nostro paese”.