VERCURAGO – Non ci è voluto molto prima che arrivassero, contattati dal personale della Provincia, poco dopo le otto erano già sul posto e pronti ad entrare in azione i rocciatori che giovedì mattina hanno operato sulla parte che sovrasta il cantiere della Lecco-Bergamo, o meglio, quello della centrale di ventilazione della futura galleria che dovrà collegare Chiuso con il Lavello, dopo la caduta di alcuni massi finiti nel cantiere, mentre alcuni detriti sono finiti sulla strada (vedi articolo) chiusa per sicurezza.
Accompagnati dai Vigili del Fuoco con una jeep all’imbocco del sentiero che conduce alla Rocca di Vercurago, hanno raggiunto l’altura; un’operatore si è calato con le corde sul versante che guarda la strada ed ha iniziato il disaggio del materiale pericolante.
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Diverse rocce, smosse, sono finite a valle, direttamente nell’area di cantiere. “Stiamo monitorando anche il tratto lecchese e i geologi stanno verificando le condizioni della parete – fa sapere Corrado Valsecchi, assessore comunale di Lecco – scenderanno dai canaloni per rilevare e rimuovere eventuali altre criticità”.
Dopo una mattinata drammatica sulle strade, per il traffico deviato sulla provinciale tra Olginate e Pescate, “ora la situazione è rientrata nella norma” spiega l’assessore che si è recato di persona a Pescate, incontrando anche il sindaco De Capitani, fortemente critico per la scelta di non riaprire il doppio senso di marcia sul Ponte Vecchio (vedi articolo).
“Gli ho spiegato che non sarebbe stato possibile per via della nuova rotatoria sul lato di Malgrate che avrebbe reso difficile le manovre dei veicoli” dice Valsecchi.
E’ stata messa in atto l’altra ipotesi che lo stesso assessore aveva valutato, ovvero la doppia corsia d’ingresso al ponte Manzoni dallo svincolo di Pescate, convogliando il traffico in arrivo dal tunnel del Barro sulla corsia di sorpasso.
“Faremo tutto il possibile – assicura Valsecchi – per poter riaprire la strada nel pomeriggio, prima del rientro verso casa dei lavoratori”.
Purtroppo il maltempo del pomeriggio ha fermato le operazioni. Venedì mattina, tempo permettendo, spiegano dalla Provincia, riprenderanno le operazioni di messa in sicurezza della parete rocciosa.