LECCO – Potrebbe essere una questione di mesi la realizzazione del nuovo canile di Lecco, “se riuscissimo a trovare presto un terreno dove collocarlo”.
E’ quanto ha rivelato venerdì sera l’assessore comunale Armando Volontè, a margine della serata sul tema del parco canile organizzata da Enpa, Lav e Zampamica, le tre associazioni promotrici della raccolta firme per evitare la chiusura dell’attuale rifugio di via Rosmini.
“Quello che sembrava problematico sino ad un anno fa – ha spiegato l’assessore – non dico che non lo sia più, ma le dotazioni finanziare iniziano ad esserci, la Regione ci ha assicurato un finanziamento consistente. Quindi se troviamo il terreno, a mio parere, nel giro di 3 o 4 mesi potremo avere il nuovo canile”.
Una buona notizia per i “quattro zampe” oggi ospitati in una struttura vecchia e da tempo fuori norma, tanto che da l’ASL la scorsa settimana ha emesso un nuovo giudizio negativo e il 30 giugno è la data fissata per la chiusura. Probabile quindi che i cani dovranno essere trasferiti temporaneamente in altri canili per poi fare ritorno a Lecco una volta ultimato il nuovo rifugio.
“Sul trovare una nuova collocazione per la struttura siamo tutti d’accordo, l’attuale situazione è un po’ degradata e non va bene per nessuno, né per i cani, né per i volontari, né per la città – ha sottolineato Volontè – Contiamo nel giro di qualche settimana, concretamente, di individuare un’area all’interno della città di Lecco oppure di sollecitare gli altri sindaci nel trovare un’area adatta”.
Per coinvolgere le altre amministrazioni comunali, Volonté conta sull’impegno del prefetto Antonia Bellomo che incontrerà il prossimo mercoledì e alla quale sottoporrà il problema. Su Lecco sarebbero due le soluzioni al vaglio dell’assessorato.
Per quanto riguarda invece le risorse da investire, un grosso aiuto arriverà dal Pirellone, con circa 150 mila euro di finanziamento regionale e il Comune di Lecco dovrebbe invece investire i circa 80 mila euro che erano stati già predisposti per i lavori di ristrutturazione dell’attuale canile. Insieme al canile rifugio, si prospetta il trasferimento nella nuova area anche per il canile sanitario, ovvero dove i cani appena rinvenuti stazionano per alcuni giorni in isolamento per poter verificare le loro condizioni di salute.
“Ci sono davvero le prospettive per raggiungere questo obiettivo – ribadisce Volontè – Con questa nuova situazione contiamo di dare una risposta di medio termine che è quella che tutti i cittadini vogliono”.