Zanardi e Cascina don Guanella: a Lecco lezioni di vita

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Da sinistra il giornalista Andrea De Luca, Alberto Cova, Alez Zanardi, don Agostino Frasson e Antonio Rossi sul palco dell'auditorium della Casa dell'economia di Lecco.
Da sinistra il giornalista Andrea De Luca, Alberto Cova, Alex Zanardi, don Agostino Frasson e Antonio Rossi sul palco dell’auditorium della Casa dell’economia di Lecco.

LECCO – “La mia attuale professione? Non lo so, o forse sì: faccio lo showman”. “Sono una persona fortunata perché ho potuto vivere esperienze diverse”. “Non è il grande risultato che dà un senso a ciò che stai facendo, quello che conta è vivere fino in fondo l’esperienza che hai deciso di affrontare”. “Ogni cosa che cerchiamo di fare nasce da un tentativo che è sempre e soltanto nostro”. “Credo che ciascuno di noi sia un po’ speciale in qualcosa e la vostra è una comunità educativa davvero speciale. Sì, un po’ vi invidio”.

Se le frasi possono racchiudere un’emozione, quelle pronunciate martedì 16 dicembre a Lecco da Alex Zanardi emozioni ne hanno racchiuse appunto più d’una.

Giunto in città per una serata di solidarietà a favore di Casa don Guanella e del progetto di agricoltura sociale portato avanti dalla comunità educativa di via Amendola per l’accoglienza, la cura, la formazione e l’inserimento lavorativo di giovani a rischio di emarginazione Zanardi ha subito “conquistato” i lecchesi che gremivano l’auditorium della Casa dell’economia.

Alex Zanardi al suo arrivo alla Casa dell'economia.
Alex Zanardi al suo arrivo alla Casa dell’economia.

Con lui, sul palco, altri due grandi campioni di un passato non poi così lontano: Antonio Rossi e Alberto Cova, personaggi simbolo della nostra canoa e dell’atletica italiana, capaci di vincere nelle rispettive discipline medaglie europee, mondiali e olimpiche, su ogni campo di regata e su ogni pista.

“E’ un grande uomo e un grande atleta”, ha premesso Rossi rispondendo al conduttore della serata, il giornalista di Raisport Andrea De Luca, che gli chiedeva chi fosse per lui Zanardi. Che sia stato e sia tuttora un grande sportivo l’ha confermato il filmato proiettato subito dopo appunto per “raccontare” Alex e le sue passioni. E la riprova che sia anche un grande uomo è arrivata dalla chiacchierata che ne è seguita.

“In  ogni cosa che ti accade nella vita c’è sempre qualcosa di buono e di positivo, basta trovarlo”, ha detto prima di ricordare un simpatico episodio di cui si rese protagonista Carlo Azeglio Ciampi quando era presidente della Repubblica. “Alla cerimonia per la consegna del cavalierato e avendo saputo che avevo ricominciato a correre dopo l’incidente, il capo dello Stato mi disse: ‘Alex, lei è un esempio per tutti, ma si ricordi che una brutta capocciata l’ha già presa e se ne piglia un’altra c’è il rischio che perdiamo anche il suo esempio’. Evidentemente voleva raccomandarmi di essere prudente, ma la fame di vittorie c’è sempre anche se ciò che più conta, prima del risultato, è il percorso che si è scelto di fare”.

Alberto Cova, Alex Zanardi e don Agostino Frasson, direttore della Casa don Guanella
Alberto Cova, Alex Zanardi e don Agostino, direttore della Casa don Guanella.

Voglia di vincere e fame di vittorie. No, non le ha proprie perse Zanardi. E a Lecco l’ha ribadito: “A Rio nel 2016 voglio esserci. E’ il mio obiettivo e so che posso centrarlo”.

Poi altre affermazioni. E altre emozioni. “La vita è sempre una grande opportunità, anche nelle situazioni più brutte e spiacevoli – ha spiegato all’attenta platea – e io non so dire se sono un miracolato o cos’altro. So di aver potuto ricominciare a fare quello che volevo, perciò affronto ogni cosa nel miglior modo possibile, nella consapevolezza che ognuno di noi i propri percorsi se li disegni da solo”.

“Ma cos’è per te la paura?”, gli ha chiesto Alberto Cova. “La paura è quella che provo quando salgo su un’auto e sono il passeggero, dunque quando non sono io al volante – ha risposto Zanardi, classe 1966, vincitore di due ori ai Giochi paralimpici di Londra nel 2012 – e ho avuto paura anche quando sono salito su un elicottero e, indicando al pilota il mio albergo sotto di noi, gli ho detto che avrebbe potuto lasciarmi lì”.

Poi un pensiero affettuoso per suo padre: “E’ stato un uomo fantastico e se ho realizzato i miei sogni lo devo soprattutto a lui, che mi ha dato una sana e buona educazione. E adesso mi spaventa il pensiero di non riuscire magari ad aiutare mio figlio tanto quanto mio padre ha aiutato me”.

Uno scorcio del pubblico che ha gremito l'auditorium della Casa dell'economia.
Uno scorcio del pubblico che ha gremito l’auditorium della Casa dell’economia.

Quella di martedì 16 era però anche la serata di Casa don Guanella e del progetto della cascina di Valmadrera dove di recente si è dato avvio alla costruzione della nuova stalla. Dove insomma le ruspe sono già al lavoro.

“Il mio amico Fabio Triboli, grande atleta paralimpico – ha detto Zanardi – mi aveva anticipato che il vostro “don” è speciale e stasera ne ho avuto la conferma. Don Agostino è davvero un leader spirituale speciale, ma ve lo meritate”.

E lui, il direttore di Casa don Guanella, ha detto all’illustre ospite: “La tua presenza qui in mezzo a noi ci dà una forza incredibile, addirittura esagerata. Stiamo andando bene e il nostro sogno inizia ad avverarsi. Siamo insomma su una strada di cui vediamo la luce. Già, la sfida è lanciata e noi ci siamo”.

L'artista Afran durante la sua applaudita performance.
L’artista Afran durante la sua applaudita performance.

Il tempo di un’apprezzata performance di Afran (“la vera opera d’arte non è quella che realizzerò – aveva premesso il bravissimo artista di origini camerunensi appena salito sul palco – quanto piuttosto i 25 minuti che condivideremo insieme”), dopodiché Bruno Corti ha illustrato la nuova campagna denominata “Il prestito popolare seme di speranza” rivolta all’intero territorio.

“Si tratta di una forma di prestito infruttifero – ha spiegato – da destinare al progetto della cascina. Infruttifero perché non genererà interesse economico, ma sarà invece estremamente produttivo per i frutti che potrà dare perché fonte continua di solidarietà, di sviluppo e di speranza”.

“Per queste ragioni – ha aggiunto – siamo pronti a incontrare chiunque ci segnalerà la propria disponibilità ad aderire a questa nostra campagna di azionariato sociale e a definire i dettagli dell’operazione”.

“Meritate di raggiungere i vostri obiettivi – ha detto Alex Zanardi a conclusione della serata – perché quello che state portando avanti è un progetto con la P maiuscola. Sono stato con voi e sono felice di avere accettato il vostro invito. Ne valeva davvero la pena”.

Quindi l’intervento conclusivo di Vico Valassi in veste di “padrone di casa”. “Ci avete dato una lezione di vita che non dimenticheremo – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Lecco – e ci avete regalato emozioni forti in una serata semplicemente speciale. E poi ci avete fatto capire che niente è impossibile se si vuole inseguire un sogno”. Già, il sogno di Cascina don Guanella.

DI SEGUITO, LA GALLERIA FOTOGRAFICA CON LE IMMAGINI DELLA SERATA DI MARTEDI’ 16 DICEMBRE ALL’AUDITORIUM DELLA CASA DELL’ECONOMIA DI LECCO