CALOLZIO – “Ancora una volta tocca alle minoranze spronare l’Amministrazione di Calolziocorte, troppo spesso silenziosa e immobile, quando si tratta di tutelare il territorio. E spesso complice di operazioni che vanno contro gli interessi dei calolziesi”, questa la dichiarazione del gruppo Lega Nord che fa sapere che nelle prossime ore verrà protocollato un ordine del giorno contro la chiusura dell’ufficio postale della frazione di Rossino.
Non si fa, quindi, attendere il feedback delle minoranze del comune, che pochi giorni dopo le dichiarazioni di Paolo Arrigoni, parlamentare del Carroccio, da noi pubblicate (vedi qui l’articolo), chiede l’impegno del sindaco per prendere contatto con i vertici di Poste S.p.A al fine di far rientrare le decisioni prese e, nel contempo, per presentare uno specifico ricorso presso il Tar della Regione Lombardia.
Fra le motivazioni che spingerebbero a rivalutare la chiusura delle Poste di Rossino spiccano la sentenza del Tar Friuli Venezia Giulia che, accogliendo il ricorso del comune di Buja (UD), ha annullato i provvedimenti di chiusura in relazione alla posizione degli uffici, secondo i giudici friulani, infatti, l’esigenza di risparmiare va tenuta in conto, ma non può prevalere sull’interesse pubblico allo svolgimento corretto del servizio.
Marco Ghezzi, esponente del gruppo leghista: “nessuno della Giunta si è occupato seriamente della questione. Se si fosse approfondito l’argomento, ci si sarebbe resi conto che i criteri che ne stanno determinando la chiusura, sono palesemente sbagliati, oltre che irragionevoli” . Sembra, infatti, che il parametro utilizzato sia la distanza dall’ ufficio postale più vicino, che deve essere lontano almeno tre chilometri, se si vogliono evitare chiusure. “Contachilometri alla mano, la posta di Rossino dista qualche metro meno di 3 chilometri da quella di Erve e addirittura 3,3 chilometri rispetto al centro di Calolzio. Non 1.500 metri. Evidentemente qualcuno ha fatto la misura in linea d’aria sulla cartina, senza tener conto dell’altitudine e della strada a tornanti” conclude il capogruppo.
Si attende, ora, la risposta del sindaco Cesare Valsecchi.