CALOLZIO – “Sono state revocate le deleghe di assessore a Eleonora Rota e di consigliere delegato a Boubou Dia” esordisce così ilsindaco Cesare Valsecchi alla seduta del consiglio comunale di venerdì 31 luglio. A poche ore dalla ratifica, arriva quindi l’annuncio ufficiale dell’avvenuta rottura all’interno della maggioranza.
“Ho appreso la notizia della ratifica tramite la stampa- risponde l’ex- assessore Eleonora Rota- per quanto riguarda il nostro impegno, proseguiremo con un nuovo gruppo consigliare “La casa delle sinistre”… sono molto fiera di questo. Valuteremo di volta in volta i provvedimenti, senza pregiudizi, l’essenziale per noi sarà valutare quanto verrà fatto con riferimento al programma di mandato, questo dovrà essere da stimolo… dovete ai cittadini l’impegno di portare avanti il programma elettorale!”.
I capigruppo delle minoranze manifestano grande solidarietà per la Rota, che viene definita “assessore capace e attenta alle problematiche”. Si discute, però, anche di crisi di giunta e di “non democraticità”.
Marco Ghezzi, capogruppo Lega Nord, sofferma l’attenzione soprattutto sulla decisione del Primo cittadino di non indire una seduta straordinaria del consiglio, come era stato chiesto proprio dalle minoranze, e di aver comunicato la sua posizione riguardo la gestione della rete idrica solo a votazione già avvenuta, nella conferenza dei comuni dell’ATO, dello scorso mercoledì.
“Ritengo questa cosa inqualificabile, è un atto di arroganza… aver impedito il consiglio comunale ad hoc per poter discutere di questa cosa così importante!”.
Anche Dario Gandolfi, capogruppo della lista Lavoro, sviluppo e libertà commenta questo come “l’ennesimo atto non democratico” dell’amministrazione. Mentre Roberto Monteleone, della maggioranza: “è stata fatta una commissione aperta al pubblico, il consiglio comunale non è il luogo preposto per discutere certi temi” e sostiene che la richiesta di convocazione sia esclusivamente strumentale.
Il primo passo dell’ex- assessore Eleonora Rota, comunque, non si è fatto attendere, già nella serata di ieri, infatti è stata discussa, come ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione, presentata proprio da lei e dell’ex consigliere Dia, per dare avvio alla variante del piano di governo del territorio, sollevando nuovamente un polverone.
“Vuole essere uno stimolo… è molto simile alle linee programmatiche, a due anni e mezzo non è stato avviato il procedimento per la variante … stiamo parlando di un sviluppo ambientale sostenibile! È una mozione di tipo politico che spero venga approvata dalla maggioranza…- e continua- porteremo altre mozioni… non c’è volontà di creare terremoti, ma non perdete l’occasione di cambiare le cose!”
La risposta di Cesare Valsecchi e della sua squadra pone l’accento sul fatto che si vogliano perseguire gli stessi obiettivi evidenziati nella mozione, ma non se ne condividono i tempi, che sarebbero troppo accelerati, e i modi, ritenendo che in questo periodo di crisi si debba dare la priorità a temi più importanti.
La mozione prevedeva di non trasformare le aree agricole in aree edificabili, lo spostamento delle volumetrie verso zone già edificate e densificate, il recupero dei volumi esistenti, la creazione di un sistema di verde/ parchi urbano, l’effettuazione di interventi di rinaturalizzazione e di non prevedere il cambio di destinazione urbanistica delle aree industriali in cui sono insediate attività economiche in gravi condizioni di crisi industriale; è stata però respinta, vedendo l’astensione di Lega nord e di Wilna de Flumeri, assessore all’istruzione, il voto contrario del resto della maggioranza e del gruppo Lavoro, sviluppo, libertà.
Solo due voti a favore, quindi, quelli dei presentanti, di certo però il lavoro dell’ex-assessore non finirà qui, come annunciato da lei stessa continuerà a riportare all’attenzione le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale.