CALOLZIO- Grande clima di festa a Foppenico, frazione di Calolzio, nella mattinata di domenica 20 dicembre, in cui la comunità si è riunita intorno a Don Stefano Lozza, ordinato sacerdote lo scorso 12 dicembre, che oggi ha celebrato la sua prima Eucarestia nel paese in cui è nato e cresciuto, tra i famigliari, i conoscenti e i concittadini, che ricordano, commossi, quando era bambino.
Il corteo dalla Chiesetta di San Michele ha accompagnato Don Stefano, sulle note del corpo bandistico Giuseppe Verdi, fino alla Chiesa principale, dove si è svolta la celebrazione. Presenti le autorità dell’amministrazione comunale, in particolare il primo cittadino Cesare Valsecchi ha letto un pensiero; “ c’è un clima di festa, per la nuova nascita del Natale, ma soprattutto per la nuova unione in Cristo di Don Stefano… Ci sarà grande distanza geografica, ma non sarà nei cuori”, fra pochi giorni, infatti il neo-sacerdote partirà per il Messico, divenendo, così, missionario e testimone della fede. “Possa tu trovare grande sostegno e forza nel legame con Cristo, ma ci sarà sempre anche il sostegno dell’intera comunità di Foppenico” ha concluso il sindaco, consegnando a nome un dono che possa accompagnare Stefano nella sua missione.
Presente anche Don Franco, sacerdote della parrocchia dal 1986 al 2003, che in questi giorni festeggia i 50 anni dal suo ordinamento, durante l’omelia si è rivolto direttamente a Don Stefano, ricordando le tappe della sua crescita, fino poi alla gioia nel vederlo oggi con la veste talare; “ Ti confesso che all’inizio sentivo la pesantezza di dover lasciare tante cose, la famiglia, il lavoro…ma la chiamata era più forte, e oggi 50 anni dopo posso dirti che sono più contento di essere prete di quando lo diventai. Sono felice che tu parta missionario, perché non si può tenere il Vangelo dentro, bisogna partire per annunciarlo. Non è facile oggi, certamente le difficoltà ci saranno… Sii sereno e contento di spendere la tua vita per il Signore”.
All’ offertorio oltre ai doni consueti sono stati portati sull’ altare anche i doni dei parrocchiani; una veste e l’occorrente per portare la Comunione agli ammalati, oltre ad una culla, segno tangibile della disponibilità di veder nascere Gesù nelle proprie case.
Alla conclusione della celebrazione Don Angelo Belotti, a cui, secondo alcune indiscrezioni, verrà presto affidato un nuovo incarico, ha voluto ringraziare i presenti, e regalare a Don Franco la stola del Giubileo, ulteriore dimostrazione dell’affetto della comunità.
Le ultime parole prima della Benedizione solenne sono state quelle di Don Stefano, che commosso, ha voluto ringraziare di cuore in primis Don Angelo per il sostegno e l’organizzazione di questa giornata, Don Franco, per le belle parole, la sua famiglia, in particolare la madre che l’ha accompagnato nel lungo percorso, le autorità e tutti i suoi concittadini; “ Non c’è sacerdozio senza croce, ma è questa la chiave d’accesso al paradiso, io sono disposto a dare la mia vita, per testimoniare il Vangelo… un giorno ho detto <<sì >> al Signore che mi ha chiesto di annunciare la Sua parola… Sarete sempre nelle mie preghiere, ve l’assicuro. Grazie di cuore”. Queste le parole di Don Stefano, che passerà l’intera giornata a Foppenico, in cui proseguono i festeggiamenti nelle vie, addobbate con i tipici colori giallo e bianco, per poi partire per il Messico nei prossimi giorni.