E’ cresciuto tra Olginate e Calolzio il giovane accusato della morte dell’ex vigilessa di Temù

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Mirto Milani arrestato per l'omicidio di Laura Ziliani
Mirto Milani condannato all'ergastolo in appello per l'omicidio di Laura Ziliani

Volevano impossessarsi del patrimonio, ecco cosa avrebbe spinto i tre giovani a uccidere

Mirto Milani, fidanzato di una delle figlie della vittima, era appassionato di musica e si era diplomato al Rota di Calolzio

CALOLZIOCORTE – Alla base dell’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù (BS), ci sarebbe un movente economico, ovvero la volontà di impossessarsi del suo patrimonio. Questo, secondo il Gip di Brescia, ciò che avrebbe spinto le due sorelle Silvia e Paola Zani di 26 e 19 anni, figlie della 55enne Laura Ziliani, e il calolziese Mirto Milani (fidanzato di Silvia) a uccidere.

Nelle scorse ore la svolta nelle indagini con l’arresto dei tre giovani con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. E ora emergono nuovi particolari dall’ordinanza di custodia cautelare con cui è stato disposto l’arresto. Un gesto premeditato da tempo eseguito con una freddezza non comune, questo ciò che ritengono gli inquirenti.

Nel corso dell’autopsia, il medico legale non ha rilevato segni di lesioni esterne. Inoltre il corpo non presentava tracce compatibili con una lunga permanenza in acqua: l’ipotesi è che il corpo possa essere stato nascosto in un ambiente le cui caratteristiche hanno rallentato il processo di decomposizione. I preliminari accertamenti tossicologici eseguiti dall’istituto di medicina legale di Brescia hanno riscontrato la presenza di benzodiazepine nel corpo dell’ex vigilessa, sostanza potenzialmente idonea a comprometterne le capacità di difesa.

Mirto Milani, classe 1994, è cresciuto a Olginate dove è rimasto fino al 2009, prima di trasferirsi a Calolzio con la sua famiglia. Negli ultimi mesi, però, si era trasferito a Roncola San Bernardo (BG), in Valle Imagna, dove risulta residente. Nel luglio del 2013 si diploma come Geometra presso l’istituto superiore Lorenzo Rota di Calolziocorte, nel 2017 si laurea in Scienze Psicologiche con una tesi su “Musica e DSA. L’incontro di due Universi”. Quindi si iscrive al conservatorio “G. Verdi” di Milano, al corso accademico di “Canto Rinascimentale e Barocco” in qualità di unico sopranista del Conservatorio.

Una passione, quella per la musica, tramandata dai genitori che porta Mirto Milani a far parte del Corpo Musicale Giuseppe Verdi di Calolziocorte. Quindi prosegue la strada della musica studiando pianoforte presso il Civico Istituto Musicale G. Zeioli” di Lecco, prima di dedicarsi al canto operistico come autodidatta, in qualità di tenore e sopranista.

Tanti i concerti e le serate a cui ha preso parte anche sul nostro territorio, uno degli ultimi a Olginate, nel gennaio 2020, nell’ambito delle celebrazioni per la patrona Sant’Agnese quando si era esibito nella chiesa parrocchiale. La notizia del suo arresto per una vicenda tanto efferata ha lasciato tutti senza parole.