Basterà chiamare un solo numero che poi smisterà la telefonata a seconda della nostra necessità a polizia, carabinieri, vigili del fuoco, emergenza sanitaria, protezione civile e polizia locale. Lo prevede il protocollo d’intesa firmato oggi a Milano dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Il servizio 112, già attivo in via sperimentale da circa un anno, partirà dal 1° gennaio 2012 a livello regionale e sarà esteso in tutta la Lombardia.
Il ministro Maroni si è detto: «Molto soddisfatto dei risultati della sperimentazione avviati nella provincia di Varese e dell’accordo in attuazione delle direttive europee che definisce un modello che sarà validato entro il 2012 e poi sarà esteso a tutt’Italia. Noi al ministero – ha sottolineato Maroni – siamo pronti, spero lo siano anche tutte le regioni».
Con il ‘numero unico di emergenza europeo 112’ gli operatori che ricevono la chiamata potranno riconoscere in pochi secondi l’esatto punto da cui parte la telefonata, l’accessibilità anche a persone con disabilità che potranno inviare e riceve sms e un servizio di risposta multilingue grazie a una serie di traduttori specializzati.
Il numero unico servirebbe inoltre ad abbattere i costi delle emergenze secondo il ministro Maroni infatti le attuali 33 centrali attualmente in funzione in regone sono troppe: “C’era una centrale di polizia, carabinieri e vigili del fuoco in ogni provincia – ha osservato – senza contare quelle del 118. Così, invece, si passerà a tre una a Milano, una a Brescia e una a Varese».