ESINO – “A Esino Lario si è visto un autentico riscatto per le piccole comunità montane come quella in cui si trova Esino Lario, che spesso vengono dimenticate ma che – grazie ad eventi come questo – dimostrano una gran voglia di fare e mettono in luce bellezze straordinarie, frutto di un incessante presidio del territorio” è il commento di Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco riguardo a Wikimania, dove anche l’associazione degli agricoltori ha offerto i prodotti del territorio agli ospiti del raduno mondiale.
“Coldiretti ha voluto esserci, come c’è ogni giorno a difendere i piccoli produttori delle comunità montane del Lario, la loro distintività a salvaguardia del made in Italy”.
“Globalizzazione sostenibile” è il principio che, sempre più, si fa avanti: e non è un caso che il forum di Wikipedia si sia svolto in un piccolo borgo delle montagne lecchesi, a balcone sul lago: Esino Lario dopo Londra e Hong Kong, che hanno ospitato in passato il raduno, e prima di Montreal, che accoglierà l’edizione 2017.
“Domenica 26 giugno – alla chiusura dell’evento, – hanno vinto il territorio, i nostri prodotti e i nostri agricoltori, che il proscenio di Wikipedia ha portato nel mondo: Esino Lario è divenuto un autentico ‘villaggio globale’ e Coldiretti ha voluto esserci, vivendo da protagonista quest’occasione unica e portando con sè i prodotti delle nostre province e del settentrione lombardo: che gli internauti e i ‘wikipediani’ hanno apprezzato moltissimo”.
Erano presenti gli agriturismi del Lario Orientale che hanno preparato polenta (boom della ricerca di questo piatto sul web in Sud America e Oceania +167% in 10 anni), pizzoccheri (meno conosciuti fuori dall’Europa ma molto ricercati sul web in Svizzera, Germania e Regno Unito), bruschette, frittate con Taleggio, salumi di capra, uova di quaglia e dolci della tradizione.
Non solo: grande interesse ha destato la preparazione “in diretta” del Taleggio realizzato con paiolo di rame e mestolo dalla casara ventiduenne Valentina Valsecchi, titolare dell’az. Agr. “Ol Spisotol” di Introbio (Lc).
Tra i presenti, oltre al presidente Trezzi e a Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, l’on. Veronica Tentori, deputata lecchese.
“Wikipedia è una grande fonte di informazione libera ed è uno strumento importante per far chiarezza e informare i consumatori sulla storia, le metodologie di preparazione, la corretta origine e identità dei nostri prodotti agroalimentari. L’informazione è importantissima per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e la diffusione del falso made in Italy agroalimentare”.
Un prezioso alleato nella jungla del web, dove ancora c’è molto da fare. Ad esempio tra i formaggi, negli ultimi dieci anni, le ricerche sul web riguardo a Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono cresciute rispettivamente del +230% e del +70%. Entrambe, però, non reggono la sfida con la parola “Parmesan” che viene digitata dieci volte in più rispetto a quella dei veri formaggi italiani. Il nome Parmesan purtroppo, non è soltanto la traduzione letterale di Parmigiano, ma è anche, come riporta proprio Wikipedia “often used generically for various simulations of this cheese, although this is prohibited in trading in the European Economic Area” (la parola Parmesan è spesso utilizzata in maniera generica per diverse imitazioni di questo formaggio – Parmigiano Reggiano e Grana Padano ndr-, nonostante ciò sia vietato nel mercato economico europeo). I paesi che fanno maggiori ricerche on line sul cibo italiano – spiega Coldiretti – sono Australia, Singapore, Stati Uniti e Libano. A seguire: Regno Unito, Nuova Zelanda, Irlanda, Canada, Emirati Arabi e Sudafrica.
“E proprio per smarcare il vero Made in Italy da quello tarocco, oggi Coldiretti ha fatto conoscere e degustare il vero Grana Padano Dop e molti altri prodotti tipici della Valsassina e della Lombardia ai partecipanti che in questi giorni hanno raggiunto il Lago di Como da ogni parte del mondo” concludono Trezzi e Betti.