LECCO – “Le cause sono in accertamento e le ipotesi più consuete soggette a prima verifica sono da ricercarsi tra la velocità eccessiva e l’abuso di sostanze alcooliche”.
E’ quanto spiega in una nota la Polizia Stradale di Lecco, all’indomani del terribile incidente sulla Statale 36, all’altezza dello svincolo di Abbadia Lariana, nel quale ha perso la vita il 19enne Alex Consonni, residente a Cantù. Un tamponamento a catena che ha coinvolto cinque veicoli e provocato il ferimento di altre sei persone, oltre che il decesso del giovane canturino.
A provocare l’incidente, così come avevano testimoniato gli altri automobilisti coinvolti (vedi articolo) ed ora confermato dagli accertamenti della Polstrada, è stata la Renault Laguna condotta da un 42enne originario di Cantù e residente in provincia di Milano, che si era immessa allo svincolo di Abbadia dalla Provinciale 72, che non si è fermata in tempo per evitare lo schianto con i veicoli incolonnati e in particolare con la Peugeot guidata dal 19enne, completamente accartocciata dall’urto con la Renault.
Un rallentamento, come spiegato dalla Stradale, dovuto ai lavori di rimozione di una sostanza oleosa in carreggiata, dispersa a seguito di un altro incidente successo intorno alle 17 di sabato sulla carreggiata nord e che si è diffusa sulla carreggiata opposta anche a causa della forte pioggia.
L’uomo (N.Z.) potrebbe quindi non essersi accorto in tempo dell’incolonnamento e sui motivi della sua mancanza sono in corso le verifiche degli agenti: tra le ipotesi, come spiegato dalla Polstrada, quella dell’alta velocità e che il 42enne si fosse messo alla guida dopo aver bevuto alcolici oltre i limiti di legge, anche se al momento non sarebbero disponibili i dati relativi all’alcol test per confermarlo.
Se così fosse, con una vittima a rendere tragico il bilancio del sinistro, l’uomo rischierebbe conseguenze gravi sul piano penali.
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