Brivio, sversamento di gasolio nel fiume Adda: indagini in corso

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Nuovo episodio di inquinamento del fiume Adda dopo l’asfalto gettato dal ponte

La chiazza di gasolio è stata notata ieri, giovedì: pescatori e Polizia Provinciale sono ancora al lavoro per risalire ai colpevoli

BRIVIO – Prima l’asfalto gettato dal ponte, ora il gasolio versato in acqua. Non c’è pace per il fiume Adda, continuamente martoriato dall’inciviltà di alcuni. Ieri, giovedì, il fiume Adda è stato ancora una volta ferito. E’ successo a pochi giorni di distanza dall’increscioso episodio che ha visto protagonisti degli operai immortalati mentre gettavano nel fiume i residui dell’intervento di scarificazione della strada sul ponte.

La chiazza di gasolio è stata notata da molti

Comune, polizia provinciale, pescatori sono ancora al lavoro per risalire ai responsabili dell’ignobile gesto. L’unica cosa certa, almeno per ora, è che una macchia gigantesca di gasolio è apparsa ieri sull’acqua, spostandosi velocemente verso sud trascinata dalla corrente. Alcuni cittadini hanno prontamente telefonato in Comune per segnalare quanto accaduto. Gli agenti della Polizia locale e il responsabile dell’ufficio tecnico Marco Manzoni hanno così effettuato un sopralluogo in loco seguendo a ritroso le tracce lasciate dall’enorme macchia di gasolio in movimento.

Allertata anche l’Arpa

Sul posto sono giunti anche i funzionari dell’Arpa, l’agenzia regionale di protezione ambientale. Seguendo le tracce di gasolio, è stato possibile arrivare fino alla darsena, dove è apparso un ristagno del liquido inquinante. Le ispezioni effettuate agli scarichi e alle pompe lì presenti hanno però dato esito negativo.

Il salsicciotto posizionato in corrispondenza della darsena

Su indicazioni dei tecnici dell’Arpa, i dipendenti del Comune hanno provveduto a posizionare sul fiume una specie di salsicciotto di tessuto per assorbire il gasolio, o meglio quello che era rimasto, dall’enorme macchia che ha inquinato il fiume Adda.

Lo sversamento effettuato più a nord della darsena

Le indagini si sono così spostate ancora più a nord, andando a ritroso fino al torrente Bevera, dove sono state trovate ancora tracce di gasolio. Anche qui sono stati posizionati dei salsicciotti per assorbire il liquido inquinante.

La situazione è stata tenuta monitorata dai guardia pesca volontari della Fipsas e del coordinatore Vincenzo Mandelli.

Allertata anche la Polizia Provinciale

Le operazioni hanno visto impegnato anche il presidente Fipsas Lecco Stefano Simonetti. E’ lo stesso consigliere provinciale a puntualizzare: “E’ stata allertata anche la polizia provinciale di Lecco che sta operando per individuare i responsabili di questo crimine ambientale. Tolleranza zero per chi inquina il nostro fiume. I responsabili saranno puniti”.