Dorio. Bruciata nella notte l’auto del vicesindaco Mastrini

Tempo di lettura: 2 minuti

dorio-auto-vicesindaco-2

 

DORIO – L’auto bruciata: un gesto, su cui indagano i carabinieri, compiuto nei confronti del vicesindaco di Dorio, Livia Mastrini. Il veicolo era stato parcheggiato in prossimità del cimitero, dove l’amministratore comunale era solita a parcheggiare,  e nella notte è stato divorato dalle fiamme.

Un incendio doloso.  Secondo le prime informazioni, ancora da confermare, ignoti avrebbero preso di mira la Fiat Panda del vicesindaco, rompendo  i vetri del veicolo e buttando del liquido infiammabile all’interno,  dandogli fuoco. Il tappo di una tanica è stato trovato nelle vicinanze dell’auto.

Una testimone avrebbe visto le fiamme in lontananza nella notte però, non insospettendosi sull’origine del fuoco, non avrebbe dato l’allarme. I pompieri, avvisati in mattinata dell’accaduto  dopo che un passante ha notato l’auto ormai distrutta , hanno raggiunto il paese dell’Alto lago per effettuare le verifiche insieme agli uomini dell’Arma.

Il vicesindaco, che in comune a Dorio detiene le deleghe alla Cultura, allo Sport, Ambiente, Territorio e Turismo, si è recata in caserma per denunciare il fatto. Con lei anche il primo cittadino Cristina Masanti.

“Purtroppo non ci sono dubbi che sia un atto doloso – spiega il sindaco – i rilievi dei pompieri lo hanno confermato. E’ un fatto gravissimo, che mi lascia senza parole. Non credevo potesse succedere una cosa del genere a Dorio e non possiamo non pensare non sia qualcuno dei miei concittadini l’autore di questo gesto”.

Il vicesindaco di Dorio, Livia Mastrini
Il vicesindaco di Dorio, Livia Mastrini

Un attacco personale quindi nei confronti del vicesindaco, conosciuta per il suo forte spirito ambientalista che potrebbe avergli creato dei dissapori in paese.

Il sospetto che qualcuno ce l’avesse con lei era emerso già nelle scorse settimane, dopo una serie di atti vandalici registrati in paese: qualcuno aveva divelto delle piante che erano state sistemate in alcuni vasi di fronte al municipio e le aveva gettate nelle spazzatura, strappata anche una targhetta che era stata affissa su un muro pubblico in occasione di un’iniziativa culturale promossa proprio dal vicesindaco.

“In quell’occasione abbiamo sporto denuncia verso ignoti – ha spiegato Cristina Masanti.– erano evidentemente azioni rivolte alla sua persona e ricordo di averglielo detto. Di certo però nessuno si aspettava che si arrivasse a tanto. Siamo vicini alla nostra vicesindaco, una figura insostituibile nella nostra amministrazione. Domani sera il Consiglio Comunale si riunirà ed faremo un documento rivolto alla comunità che deve ritenersi responsabile dell’accaduto”.