L’increscioso episodio è stato messo a segno a inizio settimana
Il rifugio Bogani sarà aperto lo stesso nel weekend: “Ci scusiamo in anticipo se non saremo al 100% moralmente”
ESINO LARIO – Rammarico e rabbia questo è tutto ciò che resta a Enrico e Mari, i rifugisti della Bogani, dopo la razzia subita a inizio settimana. Un gesto insensato che diventa ancor più odioso perché va a colpire un presidio fondamentale per la vita della montagna e un mestiere reso particolarmente impegnativo dalle condizioni ambientale e che richiede, come primo requisito, una passione fortissima.
“Cari amici della montagna con rammarico e rabbia vi scriviamo queste due righe: non sappiamo per mano di chi, ma a inizio settimana il nostro rifugio è stato oggetto di atti vandalici con conseguenze rilevanti, veramente abbattuti dell’accaduto” hanno scritto i gestori del rifugio Bogani sulla loro pagina Facebook.
Il rifugio è situato ai piedi del Grignone, a 1.800 metri di quota sul versante Nord, è raggiungibile esclusivamente a piedi con almeno 1h30′ di cammino partendo dal Cainallo, sopra Esino Lario, tutto ciò rende ancora più insensato e vile il gesto dei vandali.
“Il rifugio questo week-end è comunque aperto e ci scusiamo anticipatamente se non saremo al 100% moralmente – hanno scritto i due rifugisti molto amareggiati -. Se qualcuno fosse passato nel giorno di lunedì nei pressi del rifugio e abbia notato o visto qualcosa saremo ben accetti di ascoltarvi”.