Fermato con un coltello “da orto” in auto, giovane a processo

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tribunale-di-lecco-2LECCO/COLICO – Lo hanno fermato i Carabinieri e, vedendolo in stato di agitazione, hanno proceduto al controllo dell’autovettura, all’interno della quale hanno rinvenuto un coltellino serramanico marca Opinel, subito sequestrato. Per questo motivo il giovane, M.T., di Colico, è finito a processo con l’accusa di aver violato le norme che regolano il porto d’armi.

I fatti risalgono all’agosto 2015: il ragazzo stava andando a trovare la fidanzata e in via Nazionale era stato fermato dai Carabinieri, impegnati in alcuni controlli. Allora il giovane aveva giustificato la presenza del coltellino come una sua dimenticanza, quest’oggi però in Aula, di fronte al giudice Lomacci e al pm Del Grosso l’imputato ha dichiarato che quell’ Opinel era del padre, “un coltello da orto”, dimenticato nella portiera anteriore dell’auto, anch’essa di proprietà del padre.

Una versione confermata dallo stesso genitore, ascoltato come testimone insieme alla moglie: “Il coltello è mio, lo uso per l’orto. Pochi giorni prima che fermassero mio figlio mi ero recato lì in auto, dovevo portare dei sacchi di terriccio e il coltello mi serviva per aprirli. Devo averlo riposto nella portiera una volta salito in auto e dimenticato. Mio figlio non ne sapeva niente” ha spiegato in Aula.

Il racconto reso dall’ imputato non ha però convinto il pm Paolo Del Grosso, titolare del fascicolo, che ha ricordato come nel verbale di dichiarazione spontanea reso dal giovane ai Carabinieri pochi giorni dopo l’accaduto, non vi fosse nessun accenno al fatto che il coltello fosse uno strumento da orto di proprietà del padre.

La testimonianza resa dal padre dell’imputato, di fatto, l’avrebbe portato ad autoincriminarsi: per questo motivo il giudice ha aggiornato il processo al prossimo 28 gennaio, disponendo l’intervento del padre dell’imputato, affiancato da un avvocato.