GALBIATE – “Cani detenuti in condizioni disumane, e in una situazione igienica pessima , in mezzo alla spazzatura e ai topi. Niente cibo, niente riparo, niente cure mediche”. E’ la denuncia di una delle volontarie di Freccia 45, l’associazione animalista che da qualche tempo sta lottando affinché le autorità intervengano nei confronti di una situazione giudicata come “disastrosa” in località Vignola di Galbiate.
Ne avevamo parlato giusto qualche settimana fa di cani da caccia fuggiti dal loro recinto e che avevano sbranato una gatta sotto gli occhi sconvolti del proprietario del povero felino (vedi articolo). Dopo le denunce di Freccia 45, oltre che quelle dei residenti, l’ASL nelle corse settimane ha fatto i propri sopralluoghi ed ha trasmesso la relativa documentazione alla magistratura per i provvedimenti del caso.
“I cani non vengono nutriti regolarmente, quindi quasi quotidianamente scappano e vanno a procurarsi il cibo da soli ammazzando piccoli animali quali galline e gatti – ci spiega Debora, volontaria dell’associazione – Questo chiaramente scatena la rabbia e il panico dei cittadini in quanto già in passato i cani si sono loro malgrado resi protagonisti di vari episodi poco piacevoli”.
Come raccontato dalla volontaria, inizialmente i cani detenuti in quella proprietà da un cacciatore erano ben 17. Oggi ne sarebbero rimasti solo tre che spesso e volentieri vengono visti vagare liberi per le strade e accalappiati.
“Solo nelle precedenti settimane uno dei due maschi è stato accalappiato due volte. Al secondo accalappio è stato necessario il ricovero presso un veterinario in quanto il cane necessitava chiaramente di cure mediche – racconta Debora – La femmina, che era anche lei vagante, lo scorso sabato arrampicandosi è rientrata nella sua galera e presentava una ferita sul lato destro, mentre l’altro maschio aveva una zampa rotta ed è stato accompagnato dal veterinario dopo l’intervento dell’ASL ma non è stato operato e si trova nuovamente nel suo lager, dolorante e con gravi e ovvie difficoltà di deambulazione.”
Il caso era ben noto anche alla Polizia Locale di Galbiate che in passato ha spiccato diverse multe nei confronti del proprietario: “Nonostante questo e le raccolte firme – conclude la volontaria – la situazione resta invariata”.