ABBADIA LARIANA – “Santa Apollonia è compatrona con San Lorenzo della nostra parrocchia. Benché vissuta in tempi lontani, come è nella verità dei valori, si propone con grande attualità. Nella società pagana non ebbe remore nel mostrare il Crocifisso e non esitò a dichiararsi cristiana. Subì il martirio per appartenere totalmente a Lui. Preghiamola come protettrice contro i mali della bocca e dei denti, ma soprattutto veneriamola e invochiamola perché ci aiuti a testimoniare pubblicamente, con coraggio, la nostra appartenenza a Cristo”.
Così don Vittorio Bianchi, parroco di Abbadia Lariana, aveva introdotto nei giorni scorsi alla celebrazione della festa di domenica 8 febbraio in onore di Santa Apollonia.
La festa – che da sempre richiama ad Abbadia un gran numero di persone provenienti anche dai paesi vicini, oltre che dalla Brianza e dalla Bergamasca – è stata purtroppo condizionata dal fortissimo che ha sferzato per l’intera giornata la zona del lungolago, dove avevano trovato posto le bancarelle della tradizionale fiera, alcune delle quali già intorno a mezzogiorno si sono viste costrette a ritirare la merce e i prodotti esposti.
Nel primo pomeriggio il vento ha pure fermato le corse del battello previste tra Abbadia, Mandello e Oliveto Lario, dopo che in mattinata un buon numero di passeggeri aveva fatto appunto la spola tra le due sponde del lago.
“Per consentire a quanti abitano a Oliveto Lario di fare ritorno a casa – spiega il sindaco di Abbadia, Cristina Bartesaghi – nel pomeriggio sono stati messi a disposizione automezzi del Soccorso degli alpini di Mandello, del Centro Sport Abbadia e del Comune e il rientro si è svolto senza alcun disagio”.
Al parco di “Chiesa Rotta” per buona parte della giornata vi è stata comunque la possibilità di assaggiare prodotti tipici locali, a cominciare dai formaggi e dal miele prodotti da aziende del territorio e nello stesso spazio pubblico alcune associazioni avevano allestito i loro stand.
In tarda mattinata e nel primo pomeriggio si sono esibiti il corpo musicale mandellese e la banda di Lierna.
La ricorrenza aveva in ogni caso prevalentemente carattere religioso e così nella celebrazione della messa solenne in parrocchiale don Vittorio è stato affiancato da don Tullio Salvetti, che fu parroco ad Abbadia dal 1982 al 1995.
All’omelia don Tullio ha ricordato come ovunque a essere particolarmente venerati siano i santi che ottengono protezione dai danni del corpo. Tra questi vi è appunto Santa Apollonia, invocata contro le malattie dei denti e della bocca.
“Lo facciamo perché tutti noi desideriamo essere in salute – ha detto il sacerdote – e perché se stiamo bene nel corpo anche l’animo è più sereno”.
“Ma dobbiamo chiedere a Santa Apollonia – ha specificato l’ex parroco di Abbadia, ora prevosto a Monte Olimpino – che ci liberi non soltanto dal male fisico ma anche da quello morale. Lei ha saputo seguire fino in fondo la strada tracciata da Gesù e l’ha percorsa fino al martirio”.
Poi un riferimento alla drammatica situazione tuttora vissuta dai cristiani in Iraq, in Siria, in alcune regioni dell’Africa e in altre nazioni ancora, prima di tornare a fare riferimento a Santa Apollonia. “Gesù le ha dato una grande forza – ha affermato don Tullio – e lei si è sacrificata per restargli fedele. Chiediamo allora sia al Signore sia a Santa Apollonia di aiutarci a conservare la fede e a combattere sempre contro le malattie ma altresì contro il male morale e contro il demonio”.
Domani, lunedì 9, data in cui il calendario ricorda Santa Apollonia, una messa sarà celebrata sempre in San Lorenzo alle 10.30. In quel caso ad affiancare il parroco sarà don Alfredo Nicolardi.
DI SEGUITO, LA GALLERIA FOTOGRAFICA CON LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA RELIGIOSA E DELLA FESTA DI SANTA APOLLONIA