Tanti messaggi di cordoglio per la scomparsa del consigliere comunale
Il sindaco Gattinoni: “Perdiamo un uomo concreto e onesto, un amico vero”
LECCO – Il mondo politico lecchese ma non solo in lutto per la scomparsa di Matteo Ripamonti, capogruppo di Fattore Lecco, venuto a mancare dopo una rapida e terribile malattia. Ex segretario generale della Cisl Lecco, dopo la pensione si era dedicato con anima e corpo al volontariato per poi entrare in politica tra le file di Italia Viva e contribuendo alla nascita di Fattore Lecco, la civica a sostegno del sindaco Mauro Gattinoni.
“Matteo Ripamonti è stato un esempio di impegno civico e di lavoro per costruire il bene comune, per tutta la sua vita: dagli anni sindacali a quelli in Caritas, fino all’impegno politico in Fattore Lecco, di cui è stato il Capogruppo e la guida, fino alle dimissioni dalla carica di Consigliere comunale dei giorni scorsi. Proprio in occasione della surroga, lunedì scorso, l’intero Consiglio comunale della Città di Lecco si è stretto intorno a lui con affetto, attribuendogli il giusto riconoscimento – è il ricordo del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni. – La scomparsa di Matteo addolora profondamente tutti noi, a partire dalla nostra comunità politica: perdiamo un uomo concreto, onesto e generoso, un esempio di politica capace di mettersi a confronto, mediare, fare sintesi per raggiungere gli obiettivi. Un amico vero”.
Il Sindaco di Lecco, la Giunta comunale e il Consiglio comunale tutto ricordano con gratitudine la vita e l’impegno civico di Matteo Ripamonti ed esprimono vicinanza alla moglie Sandra, alle figlie Cristina e Simona, a tutti i suoi cari.
In queste ore sono numerosi i messaggi di cordoglio espressi per la morte di Ripamonti: “La scomparsa di Matteo Ripamonti, già consigliere comunale della città di Lecco in questa consiliatura, ci addolora e vogliamo essere vicini alla sua famiglia con le nostre sincere condoglianze – scrivono Corrado Valsecchi e Rinaldo Zanini, Appello per Lecco – Vogliamo ringraziare Matteo per la sua dedizione che ha messo al servizio della città non solo a livello istituzionale, ma anche con fulgidi esempi di cittadinanza attiva nel mondo del volontariato sociale e caritatevole”.
“Sono poche le occasioni in cui abbiamo avuto modo di conoscerlo, in quelle abbiamo riscontrato in lui una grande moderazione nei modi e allo stesso tempo una grande determinazione nelle sue idee che non si discostavano dalle sue azioni – il ricordo di Beppe Mambretti per Cantiere Lecco – La sua storia politica anche se differente dalla nostra e quella personale di uomo a servizio del sociale come amministratore, sindacalista e volontario ci porta a rivolgergli un sincero grazie. Ai famigliari e alla comunità politica di Fattore Lecco la nostra vicinanza”.
Tra i ricordi anche quello dell’ex assessore al Welfare Riccardo Mariani: “Sono addolorato per la scomparsa di Matteo Ripamonti. Con Matteo ci fu un rapporto di dialogo intenso e profondo sui temi sociali e politici durante il mio ruolo di Assessore al Welfare del Comune di Lecco (2015-2020). La sua saggezza, il suo sguardo acuto e denso di umanità furono elementi preziosissimi di arricchimento per me. Lo ricordo con grande affetto ed enorme riconoscenza”.
Anche Caritas Ambrosiana esprime sincero dolore e profondo cordoglio per la morte di Matteo Ripamonti, che per un quinquennio, dal 2015 al 2020, ha rivestito il ruolo di responsabile della Caritas decanale di Lecco. Matteo era inoltre, da almeno un decennio, riferimento costante per l’attuazione in città e nel territorio dei fondi diocesani “Solidarietà al Lavoro” e “Famiglia e Lavoro”, oltre che storico volontario del centro d’ascolto decanale “San Nicolò”, e aveva collaborato in maniera decisiva con la cooperativa “Il Grigio” alla nascita del magazzino zonale per gli aiuti alimentari. “Matteo ha rappresentato per la Caritas lecchese un punto di riferimento competente e attento alle persone – dichiara Luciano Gulazetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. Ha portato la sensibilità per la giustizia, che aveva maturato nel corso del suo impegno decennale nel mondo del lavoro e nel sindacato, all’interno dei nostri ambienti e servizi. Ha contribuito a promuovere Caritas parrocchiali attente ai poveri, con un approccio orientato a responsabilizzare sia le persone beneficiarie degli aiuti, sia coloro che hanno il compito di assumere decisioni politiche e costruire i sistemi di welfare. Con umiltà e bontà evidenti a tutti coloro che l’anno conosciuto, accompagnate da un’umanissima propensione al sorriso, ha accompagnato i responsabili parrocchiali e i volontari ad affinare il proprio sguardo sui poveri, per riconoscere nelle loro parabole segni di speranza, e per raccogliere la sfida a costruire percorsi non tanto di assistenza, quanto di accesso al lavoro, a una reale autonomia, a una vita autenticamente dignitosa per tutti”.
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