Commozione per la scomparsa di Italo Colombo
Ieri il funerale, in tanti per dargli l’ultimo saluto
INTROBIO – Fu uno dei fondatori dello Sci Club Primaluna, allora a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 si chiamava Gruppo Sportivo Giovanni XXIII. E sono stati proprio gli atleti attuali e del passato, rigorosamente in divisa sociale, a salutare per l’ultima volta ieri pomeriggio, nella chiesa di Introbio, Italo Colombo padre di Piero, attuale presidente del sodalizio sportivo.
Italo è sempre stato uno sportivo, prima come atleta e poi come tifoso, lo si vedeva sempre sui campi di gara a incitare gli atleti, non solo dello sci nordico ma anche di qualsiasi altra manifestazione sportiva. Classe 1936, due figli e sei nipoti di cui una, in particolare, è riuscita ad arrivare dove in tanti ambiscono: arruolarsi in un corpo militare per fare dello sport, in particolare lo sci di fondo, l’attività principale e provare a raggiungere obiettivi importanti.
Un traguardo che rendeva Italo particolarmente orgoglioso e non poteva essere altrimenti vista la sua passione per lo sport e per lo sci nordico in particolare. Proprio questa disciplina l’aveva visto partecipare nella squadra della Banca Popolare di Lecco, dove lavorava, a parecchie gare di gran fondo come le famosissime Vasalopet e Marcialonga.
Italo Colombo era una persona socievole che amava moltissimo parlare di sport, si teneva sempre informato sull’attività di tutti gli atleti che conosceva, e si può dire che in valle li conoscesse quasi tutti. Con lui, oltre a un pezzo di storia dello sci club, se ne va anche un grandissimo appassionato che è stato capace di entrare nel cuore di tutti.