Caso Gilardi, ammesso l’incidente probatorio, udienza rinviata a fine aprile

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L’anziano professore di Airuno verrà ascoltato il 15 febbraio

Il pm amplia il capo di imputazione per circonvenzione di incapace nei confronti dei sette accusati

LECCO – Si è conclusa con un rinvio, al prossimo 27 aprile, l’udienza preliminare nei confronti di sette persone accusate di circonvenzione di incapace. La vicenda è quella oramai nota del professore Carlo Giladi di Airuno, trasferito a fine ottobre nella Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco dopo aver vissuto per qualche settimana nella casa del suo ex badante a Brivio.

Questa mattina il Giudice per le Indagini Preliminari Salvatore Catalano ha sentito le sette persone accusate per decidere o meno il rinvio a giudizio. Tra di loro anche l’ex badante di Gilardi, Brahim El Maouzoury, difeso dall’avvocato fiorentino Nicolas Pistollato. Altri cinque imputati, tutti di origine extracomunitaria, sono difesi dall’avvocato lecchese Andrea Artusi e uno dall’avvocato Agnese Cattaneo del foro di Monza. In aula, questa mattina, erano presenti sei dei sette accusati: uno infatti è risultato irreperibile.

Accolta la costituzione a parte civile di Carlo Gilardi, rappresentato dall’avvocato Stefano Pelizzari che nel corso dell’udienza ha depositato ulteriori indagini difensive a seguito delle quali il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, Andrea Figoni, ha integrato il capo di imputazione contestato ai sette imputati per i quali aveva richiesto il rinvio a giudizio. In altre parole, sarebbero emersi altri elementi a carico dell’accusa di circonvenzione ai danni dell’ex professore di Airuno.

Durante l’udienza è stato quindi ammesso l’incidente probatorio per Carlo Gilardi che verrà ascoltato il prossimo 15 febbraio presso l’Rsa Airoldi e Muzzi. L’udienza è stata quindi rinviata al 27 aprile.