Il match ieri sera al Sinigaglia di Como, valido per la Como Cup 2025
5 soggetti nei guai, due sono tifosi lecchesi
COMO – Serata ad alta tensione, quella di ieri allo stadio di Como, dove si è disputato il match internazionale tra Ajax e Celtic, valido per la Como-Cup 2025. Un evento che ha richiamato 4.478 spettatori, tra cui oltre 1.500 tifosi olandesi e circa 400 sostenitori scozzesi, e che ha visto un imponente dispiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza dentro e fuori dallo stadio.
Il dispositivo di ordine pubblico, predisposto dalla Polizia di Stato di Como con il supporto dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e Reparti Mobili, ha mantenuto la situazione sotto controllo per gran parte della serata, sia all’interno dell’impianto sportivo sia nelle principali piazze del centro cittadino – da Piazza Volta al Duomo – frequentate da tifosi di entrambe le squadre.
Tuttavia, verso le 22.05, poco prima del fischio finale, si è verificato un episodio che ha rischiato di far degenerare la situazione. Una tifosa del Celtic, una 39enne della provincia di Lecco, spalleggiata da un uomo di 52 anni, anch’egli lecchese, ha esposto una bandiera palestinese nei pressi della barriera che divideva il settore scozzese da quello olandese, sventolandola in modo ritenuto provocatorio. Il gesto ha immediatamente attirato la reazione di alcuni tifosi dell’Ajax, che si sono avvicinati alla zona di separazione tra i due settori.
L’intervento tempestivo degli steward e degli agenti presenti ha evitato che lo scontro verbale sfociasse in qualcosa di più grave. I due italiani sono stati bloccati insieme ad altri tre partecipanti all’azione: un 29enne di Glasgow, un 28enne marocchino residente a Besana in Brianza (che avrebbe anche indossato un passamontagna per nascondere il volto), e un altro scozzese nato nel 2001.
Tutti e cinque sono stati identificati e condotti in Questura, dove sono stati denunciati per istigazione all’odio razziale ai sensi dell’articolo 604 bis del codice penale. Il cittadino marocchino dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 cp) e del reato di travisamento.
Non solo denunce: il Questore di Como, Marco Calì, ha immediatamente firmato i provvedimenti di DASPO – il divieto di accesso alle manifestazioni sportive – per tutti e cinque i soggetti coinvolti, per un totale complessivo di 8 anni di interdizione.
Il resto della serata è proseguito senza ulteriori incidenti. Le forze dell’ordine hanno assicurato il deflusso ordinato degli spettatori e il mantenimento della calma nel centro città, dove i tifosi hanno potuto festeggiare pacificamente.
In vista delle prossime partite in programma nel weekend, le autorità confermano che verrà mantenuto lo stesso livello di attenzione, con dispositivi di sicurezza “attenti e calibrati” per garantire che lo sport rimanga solo uno spettacolo.

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