Lo scenografo, nato a Erba, aveva 91 anni. Si è spento all’Ospedale di Lecco dove era stato ricoverato in seguito ad un malore
Era sposato con la costumista Franca Squarciapino. La collaborazione con Strehler e il ricordo del Teatro alla Scala: “Lasciavi un segno decisivo”
ERBA – E’ morto Ezio Frigerio, il celebre scenografo. Nato a Erba nel 1930, Frigerio si è spento questa mattina, 2 febbraio, all’Ospedale Manzoni di Lecco dov’era ricoverato da alcuni giorni a causa di un malore. Lascia la moglie Franca Squarciapino, celebre costumista premiata con l’Oscar.
Frigerio, tra i più noti scenografi italiani, ha fatto la storia del teatro a fianco di Giorgio Strehler che nel 1955 lo aveva accolto al Piccolo Teatro di Milano. Una collaborazione durata per oltre cinquant’anni dalla quale sono nati grandi e indimenticati capolavori.
Sempre nel ’55 Frigerio debutta alla Scala. Qui, nel corso della sua carriera, ha firmato ben 32 produzioni di cui 8 hanno inaugurato la stagione. Proprio lo storico teatro milanese ha ricordato il maestro erbese in un post pubblicato su facebook.
Diversi i premi riconosciuti allo scenografo nel corso della sua lunga carriera in cui ha realizzato più di 300 spettacoli: si ricordano il Molière, due volte il Premio della critica francese, il Premio della critica inglese, due volte il Premio Abbiati e, per il cinema, il césar, il premio della comunità europea e una nomination all’Oscar.
Dopo aver vissuto a Milano e Parigi Frigerio era tornato a vivere nella sua terra natale insieme alla moglie Franca. Nel 2016 Erba aveva premiato il maestro della scenografia con la cittadinanza onoraria (Eufemino) e lo scorso anno, a maggio, Frigerio aveva ricevuto dalla Regione il Premio Rosa Camuna. Tra i tributi della città di Erba a Frigerio anche il progetto del museo dedicato alle sue opere da realizzarsi nella storica Villa Candiani i cui lavori sono oramai pronti a cominciare.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa del grande scenografo. Il sindaco di Erba Veronica Airoldi si è detta “enormemente addolorata”: “Ci eravamo incontrati pochi giorni prima che si sentisse male – ha detto – avevamo parlato dei lavori a Villa Candiani definendo le ultime cose. Poco dopo mi è giunta notizia che si era sentito male, è stato ricoverato a Lecco dove purtroppo le condizioni sono peggiorate fino alla notizia di oggi. Sono davvero dispiaciuta – ha commentato Airoldi – c’eravamo quasi. Il fatto che non potrà vedere l’inizio dei lavori mi disturba moltissimo”.
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