Addio ad uno dei più importanti pittori contemporanei del capoluogo manzoniano
I suoi lavori rispecchiavano l’amore per la sua città
LECCO – Lutto nel mondo della cultura a Lecco: è morto all’età di 74 anni il Maestro Vittorio Martinelli, pittore stimato e persona conosciuta da molti in città.
Classe 1945, lecchese di nascita, originario di Olate e residente a Germanedo, il Maestro lascia dietro di sé una carriera artistica lunga oltre cinquant’anni.
Autodidatta, si dedica alla copia del vero fino agli anni ’60 quando, l’incontro con il critico Eligio Cesana, il suo lavoro si evolve verso un’arte più concettuale, di ricerca e sperimentazione. Spazio e movimento diventano la chiave di un linguaggio nuovo che si avvicina all’iconografia cinematografica.
Nel 1971 inaugura una personale alla galleria Cà Vegia a Lecco e nel 1972 a Bergamo, alla galleria Michelangelo.
L’ultimo ventennio della sua carriera artistica è un ritorno al reale, i suoi quadri raffigurano oggetti minimali del quotidiano, ‘cartoni’ riprodotti in chiave iperrealistica e vedute paesaggistiche di Lecco e del territorio. Parte di quei lavori hanno trovato posto nella mostra “Vittorio Martinelli. La poesia delle cose” esposta nel 2003 alla Torre Viscontea.
Lo stesso anno, il Comune di Lecco, allora guidato dal sindaco Lorenzo Bodega, commissionò al maestro Martinelli un quadro, raffigurante la città di Lecco con il monte Resegone sullo sfondo, che venne donato al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della sua vista nel capoluogo manzoniano avvenuta l’8 maggio 2003. Consegna che avvenne al Teatro della Società di Lecco.
In occasione delle sue lezioni, il Maestro insieme ad alcuni suoi allievi e artisti ha dato vita al gruppo “Gli Artisti del Vicolo del Torchio” che si ritrovavano abitualmente il mercoledì sera. Molti erano i partecipanti ai suoi corsi di pittura che teneva alla galleria Momart di Lecco.
Il Maestro lascia la moglie Luigia e i tre figli Gabriele, Massimo e Andrea, quest’ultimo artista come il padre ma nell’ambito della musica, con un album di debutto lanciato lo scorso anno.
A ricordarlo è l’amico Claudio Barbazza, arista e pittore di Mariano Comense: “Vittorio è stato un uomo che ha dedicato la vita alla pittura. Nella sua lunga carriera ha avuto moltissimi allievi che lo hanno seguito. Tra le sue prerogative aveva quella di accompagnare l’allievo nel suo naturale percorso artistico, senza forzature ne imposizioni. La nostra è un’amicizia di lunga data, ci siamo conosciuti agli inizi degli Anni ’80 e ben prima di allora per il Maestro Martinelli l’arte doveva essere fruibile da tutti. Ed infatti il suo percorso artistico iniziato tra verismo e naturalismo ed un certo punto è sfociato in una ripresa della Scapigliatura Lombarda con una mediazione tra il lavoro certosino e pedissequo dell’iperrealismo e quello dell’impressionismo. Artista, pittore, Maestro dalla profonda umanità i cui consigli andavano ben oltre l’aspetto artistico. Un uomo che aveva come prima regola quella dell’accoglienza. Ricordo le ‘Passeggiate Notturne’, così le avevamo battezzate, che facevamo sottobraccio gironzolando per il centro di Lecco. Martinelli sembrava si facesse accarezzare dalla notte in quella che era la sua città, con la quale aveva un rapporto profondo, quasi mistico. E quando capitava di incontrare un vagabondo o un senza tetto, era solito fermarsi a scambiare qualche parola e più di una volta è corso loro in aiuto con del cibo o una coperta”.
“Lo conoscevo, come molti in città. Tra noi c’era un rapporto di stima reciproca e simpatia, mi dispiace molto per la sua scomparsa” dice Michele Tavola, critico d’arte ed ex assessore comunale alla Cultura e con lui anche il fotografo Luigi Erba si unisce al cordoglio per la morte del maestro Martinelli.
L’ultimo saluto al Maestro Vittorio Martinelli verrà dato sabato 2 marzo, alle 9.45, presso la parrocchia di Germanedo.