LECCO – “Alura se fem incò? Vengem?” (Allora cosa facciamo oggi? Vinciamo?).
Si presentava così, mani in tasca, anche sul campo più improbabile e con il peggior tempo. Ti guardava e da come rispondevi capiva già se sarebbe stata una domenica di quelle giuste oppure no. Il risultato contava, eccome, ma ancor di più per lui valeva il clima dello spogliatoio che sapeva ben creare, arrivando a dimostrare che spesso partite e campionati si vincono a tavola. Già, proprio così. La forza del gruppo, quella cosa che non si può comprare da nessuna parte, molte volte si rivela la marcia in più che ti fa fare la differenza nei momenti difficili, quando le gambe vanno meno e il fiato è corto.
E lui, sponsor e dirigente, aveva trovato la giusta alchimia per fare dello spogliatoio l’arma vincente, perchè in fondo era il primo a divertirsi stando in mezzo ai giovani. Era l’animatore, l’organizzatore di cene infinite, il capo popolo, il barzellettiere, amato o odiato perchè con lui non c’erano vie di mezzo. E poi, chi lo ha conosciuto, sa benissimo che aveva il suo bel caratterino. Se le discussioni duravano più del dovuto tagliava corto: “El set seghet de fa… va da via el cù” (sai cosa devi fare? Vai a dar via il culo), girava i tacchi e se ne andava restando fermo e saldo sulla sua posizione. Ernesto Brigatti, il “Brigo” come lo chiamavano amici e conoscenti, era così, prendere o lasciare.
Oggi il mondo del calcio lecchese lo piange. Si è spento domenica mattina, alle 10.30, all’ospedale Manzoni di Lecco dov’era ricoverato da qualche giorno dopo una complicazione cardiaca. Classe 1942, nato e cresciuto a Malavedo (Lecco), il “Brigo” era titolare insieme al figlio Mauro della ditta Trb Ponteggi con sede a Castello Brianza e Calolziocorte.
Sponsor e dirigente nel mondo del calcio (Mandello, Civate, Belledo Rancio, Sirtorese le società in cui è stato), capitano d’industria nella vita. Brigatti ha compiuto i primi passi come dipendente presso le Trafilerie Boghi di Lecco in seguito divenute Trb Ponteggi per poi salire la china arrivando a rilevare l’intera azienda. Un’ascesa resa possibile dal suo incredibile fiuto per gli affari, dalla sua fervida anima commerciale con la quale avrebbe potuto fare scuola e dal suo senso dell’umorismo contagioso.
“Mio padre è stato un grande esempio, sia nel lavoro che nel calcio. Un padre, ma anche amico… una persona davvero speciale che mi ha saputo dare tantissimo”, così il figlio Mauro profondamente scosso che solo pochi mesi fa ha pianto la scomparsa della mamma.
I funerali di Ernesto “Brigo” Brigatti si terranno martedì, alle 10.45, nella Basilica di San Nicolò a Lecco.