MALGRATE – “Il problema è complesso, il punto dove si è verificato il drammatico episodio di ieri non è l’unico tratto sul lago dove intervenire con delle protezioni, ci sono altri luoghi utilizzati per tuffarsi. Ne discuteremo in questi giorni e valuteremo il da farsi”.
All’indomani della morte del 15enneKeji Liu, Il sindaco di Malgrate, nonché presidente della Provincia, Flavio Polano annuncia possibili provvedimenti per evitare che altri bagnanti mettano a repentaglio la loro vita lanciandosi dalla zona della Rocca, così come lunedì avrebbe fatto il ragazzino, recuperato morto dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco qualche ora più tardi.
“E’ un fatto gravissimo che ci ha lasciati sgomenti – commenta il primo cittadino – andrò personalmente a porgere le condoglianze alla famiglia”.
Keji risiedeva da qualche tempo con i genitori a Malgrate , aveva appena concluso la terza media e il prossimo anno avrebbe dovuto iniziare le superiori. I suoi genitori, una coppia di sarti da quel che si apprende, erano rientrati in Italia con il ragazzo e il suo fratellino dopo un anno passato in Cina. La sua salma è in obitorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di valutare se effettuare un esame esterno o l’autopsia.
Le testimonianze raccolte finora dai carabinieri confermerebbero l’accaduto, l’affogamento del giovane dopo il tuffo, escludendo responsabilità di terzi. Una brutta abitudine per molti, soprattutto per i giovanissimi, quella di tuffarsi dalla zona della Rocca così come da altri punti del lungolago malgratese. “Già in serata, a poche ore dalla tragedia, c’era chi si buttava in acqua dal molo” commenta con amarezza il sindaco.
L’amministrazione comunale di Malgrate con tutta probabilità installerà dei cartelli con il divieto di tuffarsi, in attesa di interventi più concreti: “Giovedì ci troveremo in giunta e decideremo, da tempo ritenevamo necessari dei provvedimenti” prosegue Polano che nelle scorse ore ha contattato Donatella Crippa, sindaco di Valmadrera, per un confronto; la zona dell’incidente di lunedì è infatti al confine tra i due paesi.
Nonostante molti fruitori del lido di Malgrate ne approfittino per trovare refrigerio nelle acque antistanti, la balneabilità dell’area non è mai stata verificata: “Abbiamo fatto richiesta all’Asl lo scorso anno, ne occorrono tre complessivamente per ottenere la valutazione di balneabilità”.
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