Malore in Biandino, 76enne salvato con il defibrillatore del rifugio

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INTROBIO – Un escursionista di 76 anni è stato soccorso questa mattina in Val Biandino, presso la Bocca di Biandino, dopo aver accusato un arresto cardiaco.

E’ successo poco dopo le 9. L’uomo stava camminando quando ha accusato il malore. Provvidenziale l’intervento di due membri del Soccorso Alpino e istruttori Areu, Ezio Artusi e Alessandro Gallazzi che si trovavano sul luogo con anche altro personale in occasione della festa della Madonna della Neve. Tempestivamente i due hanno recuperato il defibrillatore installato presso il vicino rifugio Val Biandino utilizzandolo sul 76enne.

Il massaggio cardiaco effettuato e il defibrillatore hanno così permesso di recuperare il paziente. Quando è arrivato l’elisoccorso da Como l’escursionista era cosciente: stabilizzato, è stato trasportato in ospedale a Lecco in codice giallo per gli accertamenti del caso.

La presenza del Soccorso Alpino e del defibrillatore nel rifugio si è rivelata dunque importantissima per evitare il peggio.

Il defibrillatore era stato donato al rifugio Val Biandino dalla famiglia Fiorini nel dicembre 2015, insieme ad una seconda macchina , installata al rifugio Grassi. Un gesto che la famiglia aveva voluto fare in ricordo di Ivan Fiorini, scomparso proprio in Biandino nel luglio 2015 a seguito di un malore.